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A Borgo si fa il “Gloria”. Qui la tradizione resiste

La famiglia Galvan da inizio ’900 organizza una festa in musica per tutti. Anche quest'anno l'appuntamento si è ripetuto


ASTRID PANIZZA BERTOLINI


BORGO VALSUGANA. Una tradizione di comunità, per celebrare la Pasqua, è rimasta ed è viva più che mai. Si tratta della festa che organizza ogni anno, da ormai un centinaio d’anni la famiglia Galvan, che a Borgo Valsugana ha una ditta di strumenti musicali, fondata nel 1901 da Egidio, il bisnonno dell’attuale titolare, che di nome fa Egidio anche lui e ci racconta la storia di questa festa. Da pochi dipendenti, oggi il “Gloria”, nato per scambiarsi gli auguri di Pasqua, raduna più di 300 persone che vengono da tutto il Triveneto.

Di che festa si tratta? Il “Gloria” è nato quando mio bisnonno, verso gli anni ‘20, riuniva i suoi dipendenti, allora circa 35, per un brindisi il sabato di Pasqua. La tradizione è sempre stata mantenuta negli anni anche da mio nonno prima e da mio padre poi, per poi continuare anche adesso che sono io a capo dell’azienda. Non abbiamo mai saltato un’edizione, ci è voluto il Covid per fermarci, ma dall’anno scorso siamo ripartiti più carichi che mai.

Ma per arrivare oggi a ospitare così tante persone, come si è evoluta la festa? Il luogo è sempre lo stesso, la sede della ditta di famiglia. La organizziamo io e mia sorella Sara, chiamando a raccolta anche parenti e amici nel piazzale e nella corte interna. Il cambiamento vero è avvenuto con mio padre, perché cantava nel Coro Valsella e quindi ha esteso l’invito ai componenti, e poi alle famiglie e agli amici. È stato un po’ un passaparola, adesso ci troviamo anche più di 300 persone che vengono dal paese, ma non solo. Si tratta di uno scambio di auguri “in musica”.

In che senso “in musica”?

Beh il Coro non viene solo per brindare, quando qualcuno comincia a intonare una canzone tutti lo seguono. Poi di solito ci sono anche altri cori che nel tempo si sono uniti, quindi si va avanti cantando tutto il giorno. Noi della ditta, inoltre, esponiamo nella corte alcuni pianoforti che produciamo, disponibili per l’occasione a chi vuole cimentarsi. Qui arriva gente che ha a che fare con la musica tutti i giorni, quindi c’è sempre chi sa suonare.

E giustamente, da una ditta di strumenti musicali non ci si poteva aspettare altrimenti...

A dire il vero però devo ammettere che ci organizziamo bene anche per preparare cibo e bevande, non ci facciamo mancare nulla, non c’è solo musica. Facciamo per tutti molti panini, tartine e orzetto.

Sembra una festa che, da familiare, si è estesa ad essere di un’intera comunità, è così?

Esattamente, mentre con il mio bisnonno l’incontro è nato per scambiarsi gli auguri pasquali con i suoi dipendenti, con il passare del tempo la festa si è estesa sempre di più e adesso gli auguri li facciamo proprio a tutti!

E in futuro? Pensate di mantenere questa tradizione anche per gli anni a venire?

La possibilità di fermarci non esiste, la voglia di portare avanti il “Gloria” c’è tutta. Ormai è diventato un appuntamento fisso per chi vive a Borgo Valsugana e dintorni. Chi vuole venire è ben accetto!













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