Tutti i candidati sindaco «No discarica a Pilcante»
L’impegno in vista del voto ad Ala. Stanca, Bellorio, Soini e Cattoi, sollecitati dal Comitato, affermano la contrarietà (più o meno netta) a progetti che possono compromettere l’ambiente
Ala Cosa pensano di fare i candidati alla carica di sindaco di Ala riguardo all’ipotesi della discarica di Pilcante? Lo hanno chiesto ai quattro diretti interessati, tramite cinque domande, dal comitato “No discarica”. Ecco una sintesi (nostra, visto che il comitato non entra nel merito) delle risposte degli aspiranti, in ordine di arrivo. «Il nostro “No discarica” di Pilcante – la posizione di Giuseppe Stanca (Impegno civile per Ala e frazioni) – è un “no” che parte dal lontano 2006, non certo suscettibile di variazioni né sensibile a lusinghe. Ci ritroviamo nella stessa situazione del 2006 ma speriamo che ora gli alensi abbiano gli occhi e sappiano valutare».
Confronto con la Provincia
Franca Bellorio (Pd e La Bussola) conferma «contrarietà non solo al progetto discarica di Manara, ma a qualsiasi altro progetto che possa compromettere ambiente, salute, interesse della collettività. Il tavolo di lavoro va rafforzato allargando la base e con un più specifico e autonomo ruolo di indagine. Il confronto va mantenuto sia con la Provincia che con la Comunità di Valle, ricercando convergenze e collaborazioni ma senza alcuna sudditanza e mantenendo fermi i principi affermati. Nell’ipotesi (non auspicata) che la Provincia confermasse la destinazione a discarica pretenderemo che il riferimento sia esclusivamente a inerti delle classi A e B. Nell’auspicata ipotesi del cambio di destinazione rimane vigente il “piano cave”, che prevede, per fasi, il ripristino con destinazione a uso agricolo».
Il sindaco uscente Claudio Soini (Patt, Ala Civica, Abc Ala) conferma il diniego: «Continueremo a lavorare insieme al gruppo di lavoro formato nel dicembre 2019 per elaborare e produrre documenti che possano rafforzare sempre più il nostro “no” alla discarica, resistendo in sede di giudizio a ulteriori eventuali ricorsi, stimolando e sollecitando la Provincia affinché stralci definitivamente dalla pianificazione la previsione di discarica. Il gruppo di lavoro ha e avrà la possibilità di volta in volta a coinvolgere e invitare al tavolo esperti e tecnici che possano contribuire alla causa. La Provincia deve essere in questa battaglia al fianco dell’amministrazione comunale, della nostra comunità e del nostro territorio, per preservare la salute dei cittadini e l’ambiente in cui viviamo ora e nel futuro, questo senza “se” e senza “ma”. L’amministrazione comunale, che nel giugno 2019 ha elencato alla Provincia il perché del suo “no” alla discarica, dovrà nel prossimo futuro fare tutto il possibile affinché la Provincia tenga fede a quanto previsto. Le future destinazioni, se diverse da quelle approvate nel 2013, saranno oggetto di discussione all’interno di appositi gruppi di lavoro che a loro volta saranno composti da tutte le parti interessate. Nel caso in cui invece si insediasse la discarica (ma lotteremo fino alla fine perché ciò non avvenga) metteremo in atto tutti gli strumenti di controllo previsti dalle normative vigenti e non solo».
Rimediare agli scempi
«Intendo confermare – conclude da parte sua Vanessa Cattoi (Lega, Autonomisti Popolari) – la mia posizione contraria al progetto presentato, impegnandomi a portare avanti gli impegni assunti, attraverso richieste puntuali e dialogo costante sia nei confronti del presidente della Comunità di Valle sia nei confronti dell’assessore provinciale all’ambiente. Confermo la mia volontà di portare avanti l’operatività del tavolo di lavoro, valutando l’opportunità di integrare altre professionalità. L’obiettivo dovrà essere quello di individuare una destinazione d’utilizzo che consideri la vocazione territoriale e che dia garanzia ai censiti di Pilcante di salvaguardare il territorio e l’ambiente della frazione. È nostra priorità mantenere un dialogo aperto con la Provincia per porre rimedio agli scempi ambientali causati dall’indifferenza delle precedenti amministrazioni. Il futuro dell’area in questione dovrà sicuramente essere a verde e in continuità con la zona agricola circostante. La nostra azione sarà di monitorare con attenzione lo sviluppo della situazione, applicando in ogni caso la normativa vigente che prevede l’attivazione dei dovuti controlli in materia di ambiente e salute. Tale controllo da parte di chi ha governato Ala negli ultimi decenni è mancato».