la storia

Patrik Titta e Erik Fontanari, un’amicizia che sconfigge la disabilità

Due amici e il sogno delle corse su kart grazie alla gentilezza di mettersi a disposizione e un veicolo appositamente modificato


Daniele Peretti


PERGINE. Amicizia vuol anche dire mettersi a disposizione per realizzare il sogno di un amico.

È la storia di Patrick Titta e di Erik Fontanari di Canezza, che il 24 luglio del 2008 a soli 13 anni a seguito di una caduta dalla scaletta della piscina di casa, subiva la paralisi degli arti inferiori e la riduzione dell’uso delle mani.

Erik aveva una grande passione: «Mi sono sempre piaciuti i motori e quando potevo andavo alla pista di cross che allora c’era a Borgo, poi in moto, ma anche il kart insomma tutto quello che faceva rumore era mio. Dopo l’incidente i miei amici hanno smesso di chiamarmi perché non c’erano mezzi adatti a me. Poi una sera vidi un servizio di “Striscia la Notizia” che parlava di un’associazione di Rozzano che allestiva i kart per disabili, li noleggiava e metteva a disposizione una pista per girare».

Oggi Erik ha 27 anni e tra il kartodromo di Ala e quello di Bolzano ha realizzato il suo sogno: è in pista grazie all’amico Patrick Titta:«Siamo andati alcune volte a Rozzano, ma a parte la spesa, i kart non erano allestiti al meglio per il problema di Erik che non ha la possibilità di utilizzare le gambe e solo parzialmente le mani. Abbiamo raccolto qualche idea e poi abbiamo acquistato a Varese un kart CRG che abbiamo modificato».

Un intervento impegnativo? «Si trattava di installare una leva per frenare e accelerare e di modificare il controllo del volante con un pomello che poi sono le modifiche alla macchina che Erik guida regolarmente. Un aiuto è arrivato dalla Francia dove, alla pari di Germania e Spagna, sono organizzati dei regolari campionati per ogni singola tipologia di disabilità. Alla fine il risultato lo abbiamo ottenuto e adesso sto perfezionando gli ultimi particolari per un fissaggio più sicuro delle gambe all’interno dell’abitacolo».

Patrik solleva Erik dalla carrozzina prendendolo per le spalle e lo appoggia all’interno del kart, poi lo mette in sicurezza e… «Erik dà gas e parte tra la disperazione di chi lo vede andare. Gli istruttori vorrebbero insegnargli ancora alcune cose, ma lui non vede l’ora di partire. Giovedì ad Ala ci sarà il debutto del nuovo kart che attendiamo con ansia».

Erik lascia senza parole: «Lo dico a chi si trova improvvisamente nelle mie condizioni: bisogna tirare fuori gli attributi per conquistarsi una vita che sia il più possibile normale. Diciamo che bisogna trovare la forza per reagire e poi è chiaro, gli amici sono indispensabili e tutti insieme ci si può riuscire».













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