Baldo patrimonio Unesco: si schiera anche il Veneto
Al convegno di palazzo Baisi. Una lettera dell’assessore alla cultura Cristiano Corazzari ufficializza “la disponibilità a dare appoggio” nell’interesse di una eccellenza condivisa
Brentonico. Si è aperta a brentonico la seconda edizione del convegno "natura e cultura nei riconoscimenti unesco, scienza e storia a confronto". organizzato dalla provincia in collaborazione col comune di brentonico, l'evento è parte del percorso per la candidatura del monte baldo a bene patrimonio dell'umanità. in apertura dei lavori i saluti del vicepresidente della provincia e assessore all'urbanistica, ambiente e cooperazione mario tonina, introducendo la tavola rotonda sulla biodiversità ambientale e culturale del baldo come motore di sviluppo locale, a cui hanno preso parte l'antropologo annibale salsa, il presidente dell'ordine dei dottori agronomi e forestali federico giuliani e l'ornitologo del muse paolo pedrini. al convegno è giunta la lettera di saluto dell'assessore alla cultura della regione veneto cristiano corazzari, che ha sottolineato come l'iniziativa "ben si inserisca nell'ambito di un percorso di valorizzazione incentrato su un'eccellenza territoriale condivisa dai nostri rispettivi enti, a cui la regione veneto è effettivamente molto sensibile". nella sua lettera l'assessore ha confermato la disponibilità del veneto a "dare il proprio appoggio ad un'iniziativa che intende valorizzare un sito di straordinario interesse naturalistico e scientifico". per il vicepresidente tonina si tratta di un riconoscimento ufficiale della validità di un percorso che trentino e veneto devono fare assieme, a 10 anni da un altro grande traguardo, quello del riconoscimento di unesco delle dolomiti patrimonio dell'umanità.
Si è parlato di studi botanici - i primi risalgono al 1400 - e di analisi climatologiche, di evoluzione del paesaggio forestale e di impatto sulla biodiversità degli insetti alieni, a palazzo eccheli baisi. si è parlato inoltre di latte e batteri, con la relazione di elena franciosi, della fondazione mach, che ha analizzato le proprietà antistress di un batterio presente nei formaggi prodotti col latte crudo della zona del baldo. una giornata densa di interventi di carattere prettamente scientifico, dunque, quella di ieri, mentre oggi i temi posti "sotto i riflettori" saranno piuttosto quelli di carattere storico-culturale.
Sullo sfondo, la grande sfida della candidatura del monte baldo alla lista del patrimonio mondiale dell'umanità unesco, condivisa da trentino e veneto, come sottolineato nella sua lettera di saluti dall'assessore della regione veneto cristiano corazzari, che il vicepresidente tonina aveva incontrato il mese scorso a verona. "il monte baldo è un luogo nel quale è possibile effettuare sempre nuove scoperte. lo possono fare i ricercatori e gli studiosi, tanto sul versante umanistico quanto su quello naturalistico, ma lo possono fare anche i turisti e i visitatori occasionali, oltre che i residenti. il baldo continua a sorprendere, con la ricchezza dei suoi giacimenti ambientali, nonché della sua storia e delle sue tradizioni, che si rinnovano costantemente": questo il punto di partenza della tavola rotonda moderata dal giornalista rosario fichera, che ha suggellato i lavori della giornata. dialogo, divulgazione, cambiamento, salute: queste alcune delle parole d'ordine che tracciano il futuro di un eccezionale scrigno naturalistico, che comprende comuni trentini e veneti, e soprattutto, una varietà di ambienti difficilmente riscontrabile altrove, dalle sponde del lago di garda fino alla cima dell'altissimo.