Un’«avventura» nata contro lo spreco di cibo

Bruno Masè, classe 1938, nato a Fiume, con metà del sangue tedesco, una vita spesa a contatto coi supermercati di allora, con le centrali del latte venete e poi con gli istituti di credito trentini,...



Bruno Masè, classe 1938, nato a Fiume, con metà del sangue tedesco, una vita spesa a

contatto coi supermercati di allora, con le centrali del latte

venete e poi con gli istituti di credito trentini, divenendo

funzionario a Mezzolombardo e poi direttore sia a Trento e

Rovereto per la nostra Cassa di Risparmio, nel 2005 si

“inventò”, il Trentino Solidale fai da te. Lo ideò lui da solo,

vedendo per conoscenza, lo spreco che avveniva

quotidianamente all’esterno dei magazzini di alimentari.

Quindi, usufruendo della stima conquistata, della fiducia e della considerazione di direttori e proprietari, li convinse a farsi dare ogni giorno il cibo che altrimenti sarebbe finito nei cassonetti. Ed ebbe inizio così un lungo percorso, anche accidentato, fatto solo di solidarietà ed altruismo, con l’inizio in cui i pacchi viveri andavano a don Dante, alle mense universitarie, ai padri Venturini, ai Cappuccini, alla

Casa della Giovane, ai bisognosi. Tante famiglie. Poi nel 2009, fu uno dei cinque fondatori del Trentino

Solidale “vero”, mai nel direttivo ma socio fisso, costante, assillante nella sua puntualità di raccolta. (cl)













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