Ultima birra al Lochness: l’addio è una grande festa

Riva, una folla immensa ha partecipato alla serata di chiusura del Pub I clienti: «Qui sono nati tanti amori, questo posto mancherà a tutta la città»


di Daniele Tonelli


RIVA. L’ultima serata al Lochness Pub. I “mostri” (Michelangelo e i suoi colleghi baristi) hanno servito da bere per un ultima volta. Hanno tutti gli occhi lucidi, forse un misto di gioia nel vedere tanti amici ritrovarsi insieme dopo tanto tempo, ma anche tanta malinconia, per un percorso che si conclude, che volge al termine.

C’è chi decide di andare al Lochness sul presto, quando il clima è ancora tranquillo, per fare un aperitivo lungo, birra, spritz e qualche stuzzichino. Mano a mano che passa il tempo l’affluenza continua ad aumentare. Alle 21 di lunedì sera il locale è già pieno. Tanta, tantissima gente ha voluto salutare “Miki” e il suo Lochness. Adolescenti, coppie, genitori con i proprio figli, alcuni anche con il passeggino. Persone vestite da carnevale, alcune tirate a lucido, altre anche in pigiama o in tenuta da lavoro, vogliono bere l’ultima e poi iniziare il turno. Ogni rappresentante di ogni ambito e classe sociale è voluto passare a salutare – d’altronde in 11 anni le mura del pub hanno davvero visto di tutto – Infatti alcuni ci raccontano di aver festeggiato al Lochness la fine della maturità, altri la laurea, alcuni le prime paghe dei loro lavori (commutate tutte in consumazioni).

Al Lochness Pub sono nati amori, riappacificati rapporti, prese decisioni importanti. Ecco che arrivano i genitori di una piccola bambina. Vogliono farle vedere per l’ultima volta dove mamma e papà si sono conosciuti e innamorati. Chi non può esserci fisicamente lascia messaggi su internet, email e sms. E’ presente anche la “vecchia guardia”, circa una ventina di ragazzi che hanno sulla loro pelle il biscione scozzese, il mostro del lago. Tatuaggi offerti da Miki a chi avesse avuto il coraggio di farseli fare. In alto i calici quindi per un addio di gioia e festa, per un locale che non c'è più. Qualche persona non riesce trattenere la tristezza e le lacrime vanno a bagnare le guance. Tanti amici. le cui strade si sono separate, si ritrovano insieme per una sera. Come ai vecchi tempi, come una volta.

Un padre viene con il figlio perché «Mi ha chiesto di poter bere l’ultima coca cola al pub del Miki. Non si possono negare certe cose ai bimbi». Racconti di feste, concerti e sbronze colossali, tutti hanno una luce particolare negli occhi quando condividono i loro ricordi legati a questo pub, che è davvero un simbolo di Riva del Garda. Poi c’è chi decide di portarsi a casa un ricordo fisico, materiale. Chi il boccale, chi i tappetini da birra, fino agli striscioni appesi fuori e i sassolini nelle aiuole vicine, perfino qualche sgabello: «Un pezzo di Lochness me lo voglio portare a casa, i ricordi non bastano, voglio qualcosa di concreto» Si fa fatica ad arrivare al bancone per ordinare un secondo giro, tanta gente dentro e fuori il locale, un fiume di persone, una piena di ricordi, sorrisi, abbracci e pacche sulla schiena. Gli alcolici per l’addio non bastano e spesso si fa spola con al vicino Tapas bar a prendere fusti e casse di birra. Il Lochness Pub ha regalato tanti bei ricordi a molte persone, ma alla fine ci si deve lasciare, ci si saluta, senza potersi più dire: «A sabato prossimo, ci vediamo al Loch!».

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