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Trento: fuggì senza aiutare l’amica ferita, in cella

Arrestato dai carabinieri un giovane tunisino: «Avevo paura». Valeria Tonini ancora in rianimazione al Santa Chiara



TRENTO. Le riprese effettuate dalle telecamere e le dichiarazioni rese da un testimone hanno ristretto il campo degli indagati fino ad arrivare a lui. Che ha confessato di essere fuggito per paura di subire conseguenze giudiziarie.

È stato arrestato ieri dai carabinieri il conducente dello scooter che, nella notte fra venerdì e sabato scorsi, trasportava Valeria Tonini, allontanatosi dopo l’incidente in cui la donna era rimasta gravemente ferita, senza prestarle soccorso. Si tratta di Hamza Msahli, 22 enne di nazionalità tunisina, clandestino e senza fissa dimora.

Già noto alle forze di polizia per reati contro la persona (nel mese di giugno era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e riconosciuto tra gli autori della rissa avvenuta in piazza Dante tra cittadini nordafricani e centroafricani il 12 giugno scorso), era ricercato da un paio di giorni, da quando i militari del Radiomobile attraverso la visione dei filmati erano riusciti ad identificarlo quale conducente del mezzo, un Honda Sh 300. Nella serata di martedì è stato effettuato un lungo servizio di osservazione per intercettare l'uomo nell'area di piazza Dante e, secondo i carabinieri, è stato questo uno tra i motivi che avrebbero condotto Msahli a presentarsi al Comando di via Barbacovi accompagnato dal proprio legale.

Ascoltato dagli investigatori dell’Arma, l’uomo ha ammesso di essere stato alla guida del mezzo ed essere fuggito subito dopo l'incidente. Sembra che la ruota del ciclomotore avesse toccato il cordolo del marciapiede. Un impatto che aveva fatto scivolare a terra lo scooter e scaraventato la donna contro il fusto di uno degli alberi a bordo strada. L'impatto era stato fortissimo, tanto che il casco di Valeria era stato trovato a qualche metro di distanza.

Nella giornata di oggi verrà effettuato il giudizio per direttissima: il tunisino dovrà rispondere del reato penale di “lesioni personali colpose gravi a seguito di violazione sulla disciplina della circolazione stradale” e, come previsto dal Codice della strada, di “fuga ed omissione di soccorso in occasione di sinistro stradale con lesioni gravi a persona”. Gli è stata contestata anche la sanzione amministrativa per guida senza patente, in quanto mai conseguita. Gli uomini dell'Arma stanno ricostruendo, sulla base della dinamica, anche la presunta velocità a cui viaggiava il mezzo nel centro urbano. Mezzo, di proprietà della famiglia della donna, che sarebbe partito da piazza Santa Maria per interrompere la sua corsa in via Torre Verde, davanti al ristorante Green Tower.

Intanto Valeria Tonini resta in rianimazione, sempre in prognosi riservata. Le sue condizioni sono stazionarie e forse oggi si tenterà di risvegliarla dal coma farmacologico. Sono momenti di grande ansia per la famiglia: la 39enne è figlia dell'ex gestore del bar Sociale Gianni Tonini, persona molto nota in città, che nei giorni scorsi è rientrato con la moglie dal Brasile, dove la coppia si trovava in vacanza.

Noto e stimato anche suo fratello, Massimiliano, laureato in Lettere e filosofia e insegnante, che aveva gestito per un periodo il bar letterario Il Papiro di via Galilei. La speranza è che Valeria, che ha anche un bambino, riesca a farcela e che le sue condizioni possano migliorare nelle prossime ore.(l.m.)













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