Tradito dal ghiaccio, precipita e muore

L’incidente mortale ieri mattina a 2mila metri, sul Corno Nero. La vittima è Renzo Delladio, 62enne di Varena



TRENTO. Forse è stato tradito da un sasso che si è mosso o forse da un passo falso su un lastrone di ghiaccio. Ha perso l’equilibrio ed è precipitato per 200 metri. Una caduta purtroppo fatale per Renzo Delladio di Varena, 62 anni compiuti a settembre. E per lui sono stati purtroppo inutili i soccorsi allertati immediatamente dal giovane amico che era con lui. L’incidente è avvenuto sul versante di Varena del monte Corno Nero (conosciuto anche con il nome de «La Rocca») in val di Fiemme a circa 2 mila metri di quota. Qui sono arrivati i soccorritori con l’elicottero ma i traumi ripostati da Delladio nella caduta erano troppo importanti. E non c’era più nulla da fare per i sanitari se non costatare il decesso dell’uomo.

Erano quasi le 10.30 di ieri mattina quando l’allarme è arrivato alla centrale operativa di Trentino Emergenza. A chiamare l’amico di Delladio che lo aveva accompagnato in un’escursione nei monti sopra a casa. I due stavano salendo lungo un pendio (fuori dal sentiero) del monte Corno Nero quando, giunti a una quota di circa 2000 metri, Delladio è improvvisamente scivolato, precipitando verso valle. Durante la caduta l'uomo, purtroppo, ha sbattuto contro delle rocce. Il compagno di escursione ha subito chiamato i soccorsi, telefonando al 118. L'area operativa Trentino settentrionale del soccorso alpino trentino di concerto con la centrale unica d'emergenza ha quindi chiesto l'intervento dell'elisoccorso con a bordo il medico rianimatore e il tecnico di elisoccorso del soccorso alpino trentino, inviando sul luogo dell'incidente anche i tecnici della zona operativa Fiemme-Fassa. I soccorritori, purtroppo, non hanno potuto fare altro che constatare la morte dello sfortunato escursionista. Il corpo dell'uomo è stato trasportato con l'elicottero a Cavalese e composto nella camera mortuaria del cimitero. L'amico, sotto shock, ma incolume, è stato trasportato in via precauzionale all'ospedale di Cavalese.

La notizia è subito arrivata a Varena dove da sempre vive la famiglia Delladio. Renzo, lascia una figlia, l’anziana madre i due fratelli, Renato e Silvano. Da pochi mesi era andato in pensione dopo aver lavorato per molti anni come meccanico nell'azienda forestale demaniale di Cavalese. Molto apprezzato per la sua competenza e la sua grande disponibilità, amava molto la montagna e quando poteva si regalava delle uscite in quota. Come aveva fatto anche ieri mattina scegliendo il monte Corno Nero (la cui cima sfiora i 2.500 metri). Un itinerario che aveva fatto altre volte ma purtroppo ieri è stato tradito da quella montagna che conosceva così bene.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano