Studenti-cavie: 4 giorni senza internet
Un’iniziativa voluta dal Comune per lasciare il cellulare spento: a base di sveglie all’alba e lunghe passeggiate
Mark Miller, portavoce dell’iniziativa ed ex studente Bicocca di Scienze ambientali, ne descrive l’origine: «Ci siamo resi conto di come si debba fare qualcosa per combattere la dipendenza tecnologica degli studenti, sempre seduti a studiare e sommersi di notifiche, perennemente collegati alla rete. Abbiamo ideato questa formula: un weekend in montagna per far sfogare gli studenti, ma anche per creare un ambiente favorevole alla concentrazione e allo studio. Il successo tra gli studenti milanesi è stato grandissimo, da quest’anno apriamo anche ai trentini».
Lo shock è assicurato fin dal primo istante: appena lo studente arriva si vede sequestrato il cellulare, che viene poi imbustato e conservato al riparo dalle “tentazioni”. Spiega Mark: «Chiediamo agli studenti di informare fidanzati, docenti e genitori che per quattro giorni non saranno reperibili, ma diamo comunque il numero di telefono del campo per le emergenze». Esiste un solo oggetto tecnologico ammesso, l’orologio: «Tutti devono avere un orologio per essere puntuali alle attività del campo». Nella precedente edizione non ci sono state “crisi di astinenza”, assicura Mark: «Ma dopo qualche giorno molti iniziano a sentire nostalgia della fotocamera, dato che facciamo passeggiate attraverso panorami mozzafiato». Anche il momento della sveglia risulta “complesso”: «Nessuno può usare una sveglia personale. A svegliare tutti ci pensiamo noi operatori, con le care vecchie maniere di una volta». Una volta “scaraventati” amichevolmente giù dalle brande, inizia la giornata, piena di attività: «Chi vuole può studiare, ci sono aree verdi dedicate. C’è il laboratorio teatrale e diversi seminari con l’intervento di esperti, che approfondiranno il tema della dipendenza tecnologica». Centrali saranno le escursioni: «Il sabato faremo il giro delle Tre Cime, servirà il giusto abbigliamento e scarpe adatte. Saranno cinque ore di cammino, una bella passeggiata».
La sera, infine, regalerà agli studenti un’emozione probabilmente inedita, potranno osservare il cielo stellato presso l’Osservatorio delle Viote: «Il venerdì sera ci raggiungeranno due astronomi del Muse, che ci guideranno attraverso la contemplazione del cielo notturno. Staremo seduti ad ascoltare e a raccogliere i pensieri di fronte a quello scenario straordinario». Non solo, ad allietare gli studenti ci sarà una serata “Marshmallow” attorno al fuoco, in puro stile “scout”, ed una serata di ballo sotto le stelle. Mark sottolinea la difficoltà del ritorno al “mondo reale”: «Fa riflettere quanto il cellulare incida sulla qualità delle nostre vite. Al “Camp” tutti partecipano alla creazione di un ambiente positivo. Si vivono quattro giorni in una “bolla di paradiso”».
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