Solo un campanile è lì a ricordare la chiesa che non c’è

A Riva l’ex tempio “della Disciplina” ora è una galleria ma la torre campanaria svetta ancora sul centro storico


di Graziano Riccadonna


RIVA DEL GARDA. Nel variegato panorama dei campanili, si offre anche il caso di un campanile perfettamente conservato, ma relativo a una chiesa che non c’è più. Si tratta del campanile barocco della chiesa di S.Giuseppe o della Disciplina di Riva del Garda.

Una chiesa antica, dedicata inizialmente alla Vergine Santissima della Piete della Misericordia, posta nel centro storico di Riva, lungo l'intrico di vie che costeggiano le mura esterne e proprio per questo soggetta a varie trasformazioni, fino al pericolo reale di abbattimento.

Ai giorni nostri, per fortuna, non esiste più tale pericolo, ma la chiesa stata trasformata in comodo passaggio verso il centro storico, conservando fortunatamente alcuni lacerti della navata principale. E naturalmente, il campanile barocco, unico testimone dell'antico splendore.

Non noto quando venne costruita la chiesa, ma certo in epoca antica come dimostra la croce a otto punte dell'ordine dei Cavalieri di Malta che ancora oggi svetta sul campanile. L'ordine di Malta era un ordine cavalleresco ospedaliero: e in effetti storicamente la chiesa venne sempre preposta all'ospedale che sorgeva nei pressi, grazie all'intervento della confraternita dei Battuti, una confraternita laicale detta dei Disciplini.

Presso la chiesa di Santa Maria dell'Ospitale, solo più tardi chiamata di San Giuseppe, abitava il predicatore secondo la ricostruzione di Maria Luisa Crosina in “Ecclesiae” e vi faceva riferimento l'ospedale della città nel tempo rinnovato e ampliato a partire dal 1491, anche grazie ai ricchi lasciti dei cittadini di Riva. L'ultimo importante restauro della chiesa avviene alla fine del XVIII secolo, dopodiché la chiesa assume la fisionomia che in parte conserva tuttora e che non piace per niente al Baruffaldi, che così scrive: “La chiesa fu restaurata da chi non sapeva a che servissero le colonne o che cosa fosse una trabeazione...”

Nella mappa acquarellata di Matthias Burgklechner (1609-1611) conservata a Vienna il campanile compare accanto alla chiesa della Disciplina, incastonata entro le mura cittadine e da esse prominente. Naturalmente all'epoca il campanile non era dotato di cipollone mitteleuropeo, ma di una solida cuspide, che sarà poi trasformata in età asburgica. Nel 1914 la Disciplina viene adibita a magazzino per l'esercito austro-ungarico, dopo la guerra vi si insediano varie attività produttive, finchè per motivi di accesso al centro con le macchine viene abbattuto il presbiterio. Solo nel 1990 viene progettato dall'architetto Piccoli un consolidamento e un restauro radicale, che pur non facendo tornare all'antica vita la chiesa, perlomeno ne salva il ricordo.

Ora occupata da un passaggio pedonale e certo le migliaia di turisti che, ogni anno, provenienti da tutto il mondo, transitano in quello che è forse il più suggestivo dei tre pur bellissimi collegamenti tra viale Dante - Porta San Michele e Porta San Marco – e il centro storico ignorano la lunga e gloriosa storia dell’ex tempio. Ora il pavimento a tessere scongiura il naturale degrado a orinatoio di passaggio mentre il superstite campanile, svettante sopra i tetti delle antiche case e con la croce a otto punte, resta unico segnale della chiesa che non c'è.

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