Sigarette «fantasma» nei 500 tabaccai: oggi scatta la protesta

Lenzuoli per coprire i pacchetti che la Commissione europea vorrebbe nascondere alla vista. Consumo: boom di donne


di Luca Marognoli


TRENTO. Pacchetti di sigarette come fantasmi, coperti da un lenzuolo. E’ la forma di protesta che i tabaccai italiani adotteranno oggi per dire no alle proposte di revisione della direttiva sui prodotti del tabacco da parte della Direzione generale Salute e tutela dei consumatori della Commissione europea.

Maurizio Casti, responsabile della cooperativa Giornalai e tabaccai trentini, preannuncia l’adesione di tutti i 500 soci della provincia.

Come si svolgerà la vostra iniziativa?

Oggi tutti i tabaccai avranno un lenzuolo bianco corredato da alcune scritte che spiegano la protesta. Oscurerà i tabacchi, ma la vendita verrà fatta ugualmente.

Perché un lenzuolo?

Per dare risalto alla protesta: la proposta di normativa europea prevede di togliere le sigarette dalla vista: lo facciamo anche noi, provocatoriamente.

Può riassumere quali sono le misure che si vogliono introdurre?

Tenere le sigarette nei cassetti, vendere pacchetti anonimi in modo da non attirare l'attenzione e corredarli di immagini shock sui danni provocati dal fumo. Inoltre tutte le sigarette dovrebbero avere lo stesso gusto, cioè contenere gli stessi eccipienti.

Perché vi disturba il fatto di doverle tenere in disparte: dopotutto se il cliente ve le chiede, voi le vendete...

I fumatori cercano le sigarette di loro gusto: spesso se non gli si danno queste non le prendono neppure. Sono tutti deterrenti che hanno lo scopo di abbattere i consumi, mentre il nostro lavoro è vendere. Anche la diffusione dei giornali è in calo.

I giornali però non fanno male alla salute, almeno nessuno lo ha dimostrato...

Certo, è logico, ma noi abbiamo sigarette, giornali, lotto e slot. E' la nostra professione.

Una professione ancora redditizia?

Diciamo di sì, anche se c'è un calo in termini di quantità ma non drastico. La scritta “il fumo uccide” pensavano portasse un calo sensibile, invece non è stato così. Non più di un 10%, ma si parla di tanto tempo fa. Ricordo che avevamo fatto contenitori di plastica per coprire quella scritta, invece il cliente non ci diede dato peso. Anche perché lo sa già che fa male.

Tra i fumatori, sono più le donne o gli uomini?

Negli ultimi anni sempre più donne si avvicinano al fumo, le giovani ancora di più. C'è invece una tendenza, arrivati a una certa età, a smettere. Sui 30 anni si prende consapevolezza.

Fra le misure previste dalla legge contestata, quale vi dà più fastidio?

Non ce n'è una in particolare. Noi diciamo che ognuno ha la capacità e l’intelligenza di poter scegliere se fumare o no. Siamo contro i divieti: nessuno obbliga a farlo.

Chi ha prodotto le coperture per gli scaffali?

Ha organizzato la distribuzione italiana la Federazione italiana tabaccai. Hanno aderito tutti, anche se crea qualche disagio vendere senza vedere cosa c'è dietro il lenzuolo.

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