Scuola: confermato l’orario tradizionale 

L’annnuncio. Alla ripresa ci saranno gli stessi tempi dell’anno scorso: 26 ore alle primarie e 30 alle medie. Ci saranno anche tutti i pomeriggi obbligatori e parte di quelli opzionali


Ubaldo Cordelllini


Trento. «L’orario obbligatorio sarà garantito, anche i rientri pomeridiani alle elementari. Assumeremo 400 insegnanti in più a tempo determinato, 360 solo per le esigenze legate al Covid. Saranno istituite 240 nuove classi, di cui 10 alla Formazione professionale. Con queste risorse contiamo di assicurare il rispetto dell’orario come negli anni scorsi, senza ricorrere al sabato. Alle superiori non cambierà nulla: si ripartirà con gli orari soliti».

Il dirigente generale del Dipartimento della Conoscenza della Provincia Roberto Ceccato, che ieri ha incontrato i sindacati dando tutti i numeri della nuova scuola, rassicura i genitori che in questi giorni si stanno chiedendo se ci saranno novità negli orari scolastici alla ripresa del 14 settembre. Il tempo scuola obbligatorio è di 26 ore alle primarie e 30 ore alle medie. Le scuole si stanno organizzando per confermare l’orario normale, garantendo anche le attività opzionali di classe, mentre quelle miste, con bambini e ragazzi appartenenti a più classi, non saranno più possibili perché una delle misure precauzionali su cui l’Azienda sanitaria insiste di più è proprio la stabilità dei gruppi che devono essere composti sempre dalle stesse persone. Lo spiega la dirigente dell’Istituto comprensivo Trento 6 Paola Pasqualin: «Noi stiamo lavorando a spron battuto per organizzare tutto entro settembre. Per quanto riguarda le scuole primarie noi riusciremo a garantire i tre pomeriggi obbligatori più il quarto di attività opzionali di classe. Non ci saranno, invece, le attività opzionali per gruppi misti».

La dirigente spiega che sta lavorando allo scaglionamento degli ingressi, ma in modo da non influire sugli orari scolastici: «Pensiamo di scaglionare l’ingresso, l’intervallo e l’uscita. Ma non di molto. Al massimo pensiamo di occupare un arco temporale di una mezzora. Adesso, ad esempio, l’ingresso per tutti è alle 7 e 50 di mattina. Si potrebbe pensare a scaglionare gli ingressi dalle 7 e 40 alle 8 e 10. In questo modo non ci dovrebbero essere conseguenze sull’orario complessivo». Le altre scuole si stanno orientando su soluzioni simili.

A Trento 6 stanno lavorando anche sulla mensa: «Prevediamo due turni. Considerando le regole di distanziamento, però, avremo bisogno di più spazi, dal momento che con le nuove norme in mensa ci stanno metà dei bambini rispetto a prima. Per questo si mangerà non solo nei locali della mensa, ma anche in alcune aule dedicate ad attività opzionali che saranno usate fino alle 11 e 30 e poi verranno sanificate per ospitare il pasto dei bambini», spiega la dirigente Pasqualin.

La nuova scuola sarà tutta così: ad incastri: «Ci vorrà una grande organizzazione. Però, devo dire che la Provincia ci ha dato le classi in più che abbiamo chiesto. Da noi saranno 6 in più alle medie e 5 alle primarie. Questo ci permetterà di dividere in due le classi con 24 o 25 alunni. Ne abbiamo, ad esempio, alcune a Cadine. Anche alle medie avremo classi con meno alunni. Poi ci saranno anche quelle con 24 ragazzi che saranno ospitate nei laboratori o nell’aula magna, che hanno dimensioni tali da permettere di rispettare le distanze. Negli spazi più piccoli avremo classi di 18 ragazzi. Di fatto, non avremo più laboratori».

Un’opera certosina che viene svolta in questi giorni da tutti i dirigenti. Ieri nell’incontro con i sindacati Ceccato ha confermato 315 immissioni in ruolo al posto degli insegnanti andati in pensione per quanto riguarda il personale docente. A questi si vanno ad aggiungere le 400 assunzioni a tempo determinato, di cui 360 per il Covid e 40 per il sostegno. Ma il problema è costituito dagli ausiliari, ovvero i bidelli. Ceccato ha confermato che saranno assunti a termine 120 bidelli per permettere distanziamenti, sanificazioni, vigilanza, ma i sindacati gli hanno ricordato che mancano già 200 bidelli in organico e che servono i concorsi.

Annunciata l’assunzione anche di 25 assistenti educatori e 25 tecnici di laboratorio informatica.

Ceccato ha anche spiegato che si pensa a esternalizzare i servizi di sorveglianza e pulizie che occupano 120 persone in forza al Progettone. Bianca Francesconi della Cgil e Pietro Di Fiore della Uil tuonano: «Così si distruggono posti di lavoro. Ci sono precari che aspettano quei posti».













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