Scolari abbandonati alla stazione

Levico, lo scuolabus per due giorni filati li ha lasciati da soli lontano dalla destinazione


Paolo Silvestri


LEVICO TERME. Avvio delle scuole con il cuore in gola per un gruppo di genitori i cui figli vanno alla "primaria" nel nuovo Polo scolastico di via Slucca de Matteoni all'interno dell'ex sede della Croce Rossa. A causarli i ritardi e l'abbandono a se stessi dei bambini di ritorno a casa da parte dello scuolabus (lo cura il Cta, il Consorzio Trentino autotrasportatori, con la Cea Star di Peterlini, mentre al mattino il servizio è realizzato da Trentino Trasporti) al termine dei primi due giorni di lezione.

«Lunedì i bambini sono usciti alle 12 e 30 - racconta un genitore - e li attendevamo alla fermata di via a Prà. Lo abbiamo fatto a lungo ma non arrivavano mai. Trascorse quasi due ore sono stati fatti scendere alla fermata della stazione delle corriere in corso centrale. Sono stati lasciati lì da soli, senza custodia alcuna, stanchi e preoccupati. Fortunatamente appena scesi è passata di là una persona che conosceva uno dei bambini ed ha condotto il gruppetto fino a via Prà».

Il problema si è ripetuto anche martedì, questa volta al termine dell'orario prolungato con uscita alle 16 e 30. «Anche in questo caso - racconta il genitore - sono stati fatti scendere alla stessa stazione delle corriere e quindi da soli i bambini sono arrivati a piedi alla fermata di via a Prà. Tra l'altro si è smarrita anche una bambina ritrovata dopo qualche ricerca. Non sporgeremo denuncia contro nessuno per quanto accaduto, ma siamo davvero arrabbiati».

Che il disservizio si sia verificato lo conferma la dirigente scolastica, Daniela Fruet. «La segnalazione c'è arrivata immediatamente - conferma la dirigente -. I genitori sono chiaramente preoccupati». Ma cosa è davvero successo? «C'è probabilmente da rivedere qualcosa negli orari e nei percorsi - spiega la stessa dirigente scolastica -. Noi vigiliamo fino a che i bambini salgono sui pullman, ma se poi l'autista non trova nessuno alla fermata può sempre tornare a scuola dove noi riprendiamo in custodia i bambini ed avvisiamo le famiglie».

A cercare di far luce sulla vicenda interviene anche l'azienda che cura il trasporto e messa sotto accusa dai genitori. «Il problema c'è stato - conferma l'azienda - e comprendiamo l'arrabbiatura dei genitori, ma alla base del disservizio ci sono dei motivi. L'utenza è più che raddoppiata rispetto allo scorso anno a seguito della nuova dislocazione delle scuole che ha fatto aumentare le richieste di trasporto. I ritardi dei primi giorni sono stati quindi legati un po' alla situazione viabilista nuova ed un po' al fatto che ad ogni fermata l'autista ha risposto alle richieste dei genitori dei bambini. Cosa che ha "rubato" del tempo al servizio e causato i ritardi».

Ma rimane il problema dell'abbandono dei bambini alla stazione delle corriere in corso Centrale e del loro mancato arrivo in via a Prà. «Credo si sia verificato un problema di comunicazione - spiega la Cea Star -. I pulmini, più piccoli, utilizzati da Trentino Trasporti al mattino, riescono a percorrere via a Prà, mentre il nostro, più grande, in quella via non ci passa proprio. Voglio solo chiedere alle famiglie dei bambini un po' di comprensione in questi giorni. Già da domani (oggi per chi legge ndr) abbiamo previsto dei correttivi al servizio che dovrebbero evitare il ripetersi del problema».













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