Salasso in bolletta: conto di 14.500 euro 

La storia. Silvio Pangrazi racconta l’amara sorpresa delle fatture retroattive recapitategli per un appartamento ereditato a Rapallo  occupato solo due mesi in estate e 15 giorni a Natale. Il nodo è un ricalcolo stimato dei consumi dal 2011. Ma lui contesta l’Enel


DANIELE PERETTI


Trento. Ritrovarsi a dover pagare fatture a enel energia per circa 14 mila e 500 euro, 7746,34 dei quali da saldare entro il 17 di ottobre, più che una sorpresa è un incubo. e’ quanto è successo a silvio pangrazi, di trento, per un appartamento a rapallo occupato per due mesi all’anno in estate e una settimana per natale. “tutto è successo dopo che ho cambiato gestore, portando in dolomiti energia anche l’appartamento che ho ereditato da mia mamma. da quel momento mi sono arrivate bollette retroattive dovute ad un ricalcolo dei consumi a partire dal 2011. sinceramente mi insospettisce che tutto sia iniziato dopo la disdetta della fornitura: stiamo parlando del consumo di gas di un appartamento di 70 metri quadri che si trova in una zona dove la temperatura non scende mai sotto il +7 e col riscaldamento mai utilizzato”. riceve le bollette e cosa ha fatto: “per prima cosa ho telefonato all’ufficio clienti di enel per sentirmi dire che non ero in grado di leggere le fatture e quindi non avevo motivo di protestare. poi mi sono rivolto ad un associazione di difesa dei consumatori e a un avvocato. intanto ho mandato una pec a enel per contestare la fattura in scadenza al 17 di questo mese per farne decadere i termini”.

Ma enel su cosa ha calcolato questi consumi? “sulla base dei valori stimati. stiamo parlando di un consumo stimato di 25.814 metri cubi di gas, contro i 13.594 indicati dal contatore che risale al 1994. il periodo in discussione è quello compreso dal settembre 2011 a oggi”. ma dal 2011 non aveva mai ricevuto dei solleciti di pagamento ? “ no, a parte le bollette regolarmente pagate e i consumi in auto lettura sempre comunicati. potrei anche capire un riconteggio per le ultime due bollette, ma non certo una retroattività che parte dal 2011”. il tutto comunicato dopo la disdetta del servizio ? “ esatto. la disdetta risale all’aprile di quest’anno, le richieste di conguaglio partono da maggio: una procedura a dir poco anomala”. la fortuna di pangrazi è stata quella di non aver l’addebito automatico nel conto corrente e quindi ha potuto bloccare i pagamenti: “ma se avessi avuto l’addebito automatico e la copertura nel conto, come succede per la maggioranza degli utenti, le bollette sarebbero state pagate e poi cosa si poteva fare per recuperare i soldi?”. probabilmente in situazioni simili a queste, non c’è solo pangrazi. ma trattandosi magari di cifre più basse o di persone che effettivamente non sono in grado di gestire una contestazione, in tanti avrebbero pagato.













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