Risse, spaccio e lesioni: il questore chiude due locali 

Il provvedimento. Sospensione dall’attività per un periodo rispettivamente di 30 e 15 giorni per il circolo T8 di via Maccani e per una sala giochi di piazza Mostra (già riaperta)



Trento. Chiusi per un periodo dal Questore di Treno il circolo T8 di via Maccani e una sala slot di piazza Mostra che è già stata riaperta.

Il Questore Giuseppe Garramone nell’ambito dei propri poteri di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, dal 26 novembre e dal 30 novembre, ha disposto la chiusura, in base all’articolo 100 del testo unico di pubblica sicurezza, del circolo privato sito a Trento nord, e della sala giochi di piazza Mostra, dove si erano verificati diversi episodi che avevano creato nella cittadinanza allarme sociale e che nel loro insieme avevano costituito un pericolo per l’ordine pubblico.

La Questura spiega in una nota che le due sospensioni, la prima di 30 giorni e la seconda di 15 giorni, sono l’epilogo di una serie di episodi tra i quali: spaccio di sostanze stupefacenti, danneggiamento, rissa, lesioni e minacce, avvenuti all’interno e all’esterno dei locali che hanno visto un impegno costante delle forze dell’ordine ed in particolare della Polizia di Stato e dall’Arma dei Carabinieri, per contrastare fatti di microcriminalità la cui intensità era andata via via crescendo nel tempo e per impedire la conseguente e diffusa preoccupazione della zona denunciato dai cittadini residenti.

I provvedimenti di sospensione notificati dalla Divisione Polizia amministrativa della Questura di Trento, (il primo dei due, peraltro segue analogo provvedimento di 15 giorni di sospensiva dell’11 settembre nei confronti del locale di Trento Nord) si iscrivono in una importante attività di controllo sui locali pubblici estesa in ambito provinciale da parte della Polizia di Stato, squadra amministrativa, che ha visto, a fronte della verifica di numerosi locali, una sostanziale correttezza nella gestione degli esercizi pubblici da parte dei titolari delle autorizzazioni.

L’attività di controllo che ha, inoltre, interessato anche gli addetti alla sicurezza utilizzati negli esercizi pubblici e nelle pubbliche manifestazione, in cui era prevista la loro presenza, ha dimostrato una formale correttezza nella gestione del personale e relative abilitazioni e iscrizioni necessarie per svolgere questo delicato e complesso compito.

«L’essere intervenuti con celerità nei confronti del circolo privato e della sala giochi - spiega il Questore Garramone - con i poteri previsti dal Testo Unico delle Leggi di pubblica sicurezza dimostra che esistono i mezzi e le capacità per riportare nell’alveo della correttezza anche quelle situazioni potenzialmente pericolose per l’ordine pubblico. Questo però, come già sottolineato in passato, non diminuisce l’importante lavoro svolto da tutti gli attori del mondo dei locali pubblici che si impegnano costantemente per fornire un servizio alla collettività. Va dato atto, infine, che c’è uno sforzo comune tra i gestori di discoteche e dei servizi di controllo di intrattenimento e spettacolo e il Ministero dell’Interno, reso operativo in un protocollo d’intesa, sottoscritto il 9 maggio al Commissariato del Governo di Trento, volto a garantire una crescente cultura della legalità tra i frequentatori dei locali pubblici».













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