Rifugi tutti aperti: è iniziata la stagione 

Montagna. Il caldo degli ultimi giorni ha favorito lo scioglimento della neve che si era accumulata in grande quantità alle quote più elevate Anche il Mantova al Vioz ha iniziato l’attività. Ezio Alimonta, presidente dell’Associazione rifugi del Trentino: «Segnali positivi per l’estate»



Trento. Inizia ufficialmente questo fine settimana la stagione estiva dei rifugi trentini. Tutte le strutture risultano aperte, cosa tutt’altro che scontata visto e considerato che fino a poche settimane fa molti rifugi, soprattutto quelli alle quote più elevate, erano letteralmente sommersi dalla neve, con i sentieri in alcuni casi praticabili solamente con attrezzature invernali. Il caldo - decisamente estivo - degli ultimi giorni ha risolto anche le situazioni più complicate in termini di accessibilità e tutti i rifugisti sono quindi pronti ad accogliere gli amanti della montagna.

Anche il rifugio Mantova al Vioz, nel gruppo del Cevedale, il più alto di tutti con i suoi 3.535 metri, proprio da ieri è operativo: «Siamo riusciti ad aprire - spiega il gestore, Mario Casanova - il rifugio è accessibile, anche se dai 2.700 metri di quota il sentiero si presenta innevato. Il tratto attrezzato è stato comunque ripulito dalla neve». «Va da sè - conclude Casanova - che al Vioz si deve arrivare indossando scarponi pesanti e ghette». Nelle ore più fredde potrebbero essere utili anche i ramponcini.

Sulla Marmolada regolarmente aperta anche Capanna Punta Penia, a 3.340 metri. Apre invece oggi il rifugio Alimonta nelle Dolomiti di Brenta, a 2.580 metri di quota. «Apriamo anche se ci sono ancora due metri di neve», spiega Ezio Alimonta, titolare del rifugio (è una struttura privata) e presidente dell’Associazione dei rifugi del Trentino. «La neve in quota qualche problema lo può creare, ma credo che ormai la situazione si stia normalizzando - prosegue Alimonta - mi pare che la stagione sia partita con buoni presupposti, anche dal punto di vista delle prenotazioni».

Restando sul Brenta, non è ancora praticabile la via delle Bocchette. «Per le Centrali e il sentiero Spellini è questione di pochi giorni - spiega Franco Nicolini, guida alpina e gestore del rifugio Pedrotti alla Tosa, aperto già da una settimana - il caldo e i temporali pomeridiani stanno facendo calare la neve rapidamente. Per le Bocchette Alte e il Brentari ci vorrà un po’ più di tempo». Nicolini ritiene esagerata l’eco avuta dalle nevicate tardo-primaverili: «Molte persone hanno la memoria corta. Nell’estate del 2014, ricordo che abbiamo tolto gli sci per girare nei paraggi del rifugio a metà luglio».

A proposito delle condizioni dei sentieri in quota, in molti casi ancora innevati, Nicolini lancia un appello a tutti i frequentatori della montagna: «In montagna di deve andare con gli scarponcini, vedo troppe persone che arrivano con le scarpe da ginnastica».













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