Raccolta di beni per i senza tetto

Trento. Gli studenti si uniscono per dare un aiuto ai senzatetto. Anche perché, secondo il credo popolare, gli ultimi giorni di gennaio e i primi di febbraio sono i più freddi dell’anno. Non è sempre...



Trento. Gli studenti si uniscono per dare un aiuto ai senzatetto. Anche perché, secondo il credo popolare, gli ultimi giorni di gennaio e i primi di febbraio sono i più freddi dell’anno. Non è sempre così: ma di certo ci sono persone invisibili, anche a Trento, che il clima rigido di questo periodo lo soffrono particolarmente, sulla loro pelle. È per questo che la Rete degli studenti medi e l’Unione degli universitari trentini, insieme, hanno lanciato una raccolta di beni che durerà fino al 20 di febbraio. Lo hanno fatto in collaborazione con alcune strutture del territorio: Casa della Giovane, Punto d’Incontro e Casa Santa Maria.

I beni di prima necessità potranno essere portati nell’ufficio dell’Unione degli Universitari, al Dipartimento di Economia il lunedì, il martedì e il giovedì, dalle 16 alle 19. Saranno raccolte lenzuola, copriletti e piumoni, asciugamani, mele, patate, carote, cipolle, jeans da uomo, sacchi a pelo, spazzolini, dentifrici, ciabatte, biancheria intima.

«Crediamo sia necessario riaffermare con una piccola azione concreta il principio della solidarietà, in un momento storico in cui questa sta venendo criminalizzata – spiega Paola Paccani, coordinatrice di Udu –. Sappiamo che una raccolta beni non potrà risolvere la situazione: serviranno politiche sociali coraggiose per la città di Trento. Ma nel mentre, facciamo la nostra parte». Ne è convinta anche Anna Garilli, la coordinatrice della Rete degli Studenti Medi: «Noi stiamo benissimo nelle nostre case riscaldate. Ma il problema di chi muore in strada per il freddo è anche nostro. Siamo cittadini. Non possiamo rimanere indifferenti. Perché a noi una coperta in più non cambia la vita. Ma ad altri sì».

Quello che raccoglieranno gli studenti sarà poi consegnato ai tre centri della città, divisi fra via della Prepositura, via del Travai e via Santa Croce. In questo modo si cerca di costruire un’accoglienza che possa ospitare i senzatetto in difficoltà. Un problema che si presenta sempre più grave in questi ultimi anni. D.E.













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