PERGINE. In città e nelle numerose frazioni sono ancora in funzione ben 90 fontane pubbliche, ma altre, in particolare quelle storiche risalenti all’inizio del 1800 sono andate distrutte. Sul tema delle fontane e del bene acqua potabile è intervenuto l’altra sera a Canale, presente un pubblico attento e interessato, il dottor Lino Beber, ormai storico riconosciuto di Pergine, che ha presentato nella sala della casa sociale della frazione il tema “L’acqua e le fontane del Perginese”. Dopo l’introduzione sull’elemento acqua, indispensabile alla vita, considerata nelle varie culture la fonte della vita e per il filosofoTalete, uno dei sette sapienti della Grecia, il principio di ogni cosa, sorella acqua, come l’ha chiamata San Francesco, Beber ha spiegato come il prezioso liquido sia il principale componente del mondo e del corpo, e come unita all’anidride carbonica diventi sorgente dei carboidrati che sono, assieme ai grassi e alle proteine, la base dell’ alimentazione umana. L’acqua è anche uno dei più importanti farmaci in grado di curare una delle situazioni più gravi della salute umana, la disidratazione.

Dopo questa premessa che ha riguardato anche l’introduzione sul buon uso dell’acqua, prendendo spunto dalla ricerca contenuta in un suo recente volume sulla storia dei 150 anni di fondazione del Vigili del fuoco del Perginese, realizzato assieme all’amico Marzio Zampedri, il medico è passato a illustrare la storia delle fontane con una carrellata di slide di quelle vecchie e nuove ancora esistenti nel Perginese, ricordando quelle che non ci sono più. «Tante delle vecchie fontane - ha ricordato - e tra queste quella monumentale con la statua di Mercurio che si trovava in un primo tempo al trivio Grandi (incrocio tra le attuali Via Cesare Battisti, Via 3 Novembre e Via Tegazzo), spostata poi in piazza Gavazzi, non ci sono più e rivivono solo nelle vecchie fotografie di Eduino ed Erardo Paoli, nei disegni dei nostri artisti Tullio Garbari, Pio Perini, Bruno Refatti, Raffaele Fanton, Luigi Senesi, Carlo Girardi, Ivo Fruet, Carla Corradi, Guido Paoli, Fiorenzo Carlin, ma alcune resistono tuttora al tempo, altre sono state restaurate o rifatte». Recentemente nel parco dell’ex ospedale psichiatrico e a suo ricordo del complesso manicomiale, è stato inaugurato il “Labirinto della mente” con una nuova fontana a forma di orecchio, che ricorda uno dei nostri sensi, l’udito. Tra quelle datate e ancora funzionanti Beber ha citato quella a ridosso di Casa Fontanari di piazza Fiera, con l’artistica spina ora in quella di piazza Garbari d’inizio ’900, quella al Tegazzo, in via Chimelli, quelle di Canezza - Portolo, quella di Canale della seconda metà del 1800, altre a Casalino, Vigalzano, Canzolino e Madrano, a Buss e Guarda, a S. Caterina, Fornaci, Ischia, Serso, Viarago, Masetti Zava, S. Cristoforo e altre ancora.