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«Punto su Martino Turra sindaco»

Marino Simoni: e spero che Marco Depaoli scelga di non candidarsi


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PRIMIERO SAN MARTINO. Si accendo i riflettori sugli scenari politici in vista delle elezioni per il primo cittadino del nuovo Comune unico di Primiero San Martino che si terranno a maggio.

Marino Simoni (attualmente consigliere provinciale e già sindaco di Transacqua) si schiera dalla parte di Martino Turra e non usa mezzi termini per definire il possibile ritorno sulla scena di Marco Depaoli.

«Contesto tutte le posizioni di Depaoli e Nicolò Simoni, per cambiare serve Martino Turra, giovane che rappresenta il nuovo, anche se con esperienza di amministrazione».

Quindi Marino Simoni aggiunge: «E’ il momento di catalizzare le forze per il nuovo Comune unico, mi auguro che Marco Depaoli rimanga fuori dai giochi. Noi vecchi abbiamo fatto il nostro tempo, servono forze fresche, se Depaoli vuol davvero scendere in campo commette un errore sia per le tempistiche che per i modi. Ciò è sbagliato perché c’è il rischio di riproporre la solita minestra riscaldata».

L’ex sindaco di Transacqua mette poi a tacere alcune chiacchiere. «Bisogna guardare al domani, al futuro, la vecchia classe di amministratori non va denigrata ma dobbiamo designare la novità - dice il consigliere provinciale di Progetto Trentino -. Per voltare pagina non si può andare con Nicolò Simoni che sposa Depaoli, ma non dimostra nulla di nuovo. Nicolò Simoni esprime il vecchio con aspetti che rasentano l’acredine, più che costruire un vero programma».

A questo punto è lecito chiedersi di ci sia bisogno in valle. E quid Simoni sottolinea che «serve rinnovamento con un gruppo per ragionare sul programma, sul fatto che fra tre anni il Comune unico possa comprendere anche altre realtà come Mezzano, Imer, Canal San Bovo e Sagron Mis. Il grande Comune è fattibile e i tempi sono maturi. Bisogna guardare avanti, fare politica con la p maiuscola, il patto con la giunta provinciale è possibile, dobbiamo essere uniti per il futuro con logicità e grandi numeri».

Un aspetto importante per Simoni è quello di mantenere le radici del territorio: «Le vecchie realtà non vanno dimenticate, la forza del territorio va garantita, servono nuove persone con valori, capacità e voglia di mettersi in gioco». In Primiero cosa va rivisto subito? «Vanno riviste numerose cose, a cominciare dai trasporti perché non è possibile che, per esempio, da Trento a Primiero con i mezzi pubblici ci vogliano 4 ore e mezzo! E’ una cosa inconcepibile per una località che deve puntare anche sul turismo».













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