«Pubbliche amministrazioni ancora opache» 

La denuncia del difensore civico Daniela Longo che segnala anche diversi casi di cyberbullismo


di Fabio Peterlongo


TRENTO. Le pubbliche amministrazioni trentine sono ancora «opache» e recepiscono solo in parte le norme in favore della trasparenza, costringendo i cittadini a rivolgersi ai tribunali. Promossa l’Azienda Sanitaria, che ha dato il via ad una «politica» di trasparenza. Persiste il problema cyberbullismo: gli adulti non conoscono il mondo di internet e non mettono in campo un’educazione efficace. Questi gli aspetti salienti della Relazione annuale 2017 del Difensore civico e Garante dei minori Daniela Longo, il cui mandato è in scadenza.

I numeri. Sono state raccolte 837 richieste di intervento, in leggero decremento rispetto al 2016 (862). Longo vuole puntare sul contatto diretto con il cittadino: «C'è stato un incremento significativo nella richieste di assistenza per via telematica. Abbiamo raccolto 210 pratiche direttamente nelle valli, per andare incontro agli utenti con le difficoltà logistiche».

Trasparenza. In Trentino la legge «Madia» per la trasparenza delle p.a. è stata recepita in maniera «restrittiva». Spiega Longo: «La legge ha ampliato i diritti riconosciuti ai cittadini per comprendere l'azione amministrativa, ma la risposta delle istituzioni è stata in parte deludente: talvolta è richiesta la ragione di interesse personale che porta il cittadino a richiedere informazioni, quando la legge prevede un accesso più informale».

Urbanistica. Il numero di accessi relativi all'urbanistica si è stabilizzato, portando in evidenza la stasi del settore edilizio. Un problema è il rispetto delle distanze tra «vicini», su cui gli enti locali hanno un approccio che, si legge nella Relazione, «desta perplessità». Longo commenta: «Capita che i comuni non intervengano in controversie in cui sono evidenti i danni a una parte: per questo il cittadino si trova costretto a rivolgersi ai tribunali. Altre volte la legge è applicata correttamente, ma al cittadino va spiegato perché, con parole semplici, dovrà pagare un certo tributo».

Salute. La comunicazione con gli enti assistenziali è spesso cruciale e «sono stati fatti passi avanti». Longo commenta: «Se l’Inps mantiene ancora un linguaggio troppo burocratico, l’Azienda sanitaria provinciale, con la nuova direzione, si è orientata verso la trasparenza: nelle risposte al cittadino che chiede chiarimenti, l’Apss fornisce dati e griglie scientifiche, che consentono una risposta attraverso contro-perizie».

Scuola e minori. Il numero di pratiche aperto nel 2017 è di 75, in leggero aumento rispetto al 2016: arrivano per la maggior parte dai genitori (rapporti con le scuole, bocciature), ma accade che siano gli stessi minori a rivolgersi al garante (casi di bullismo). Longo illustra alcune iniziative: «Offriamo un servizio di orientamento sull'uso dei social media. Le richieste di aiuto hanno riguardato perlopiù offese tra coetanei attraverso i social. Il mondo adulto non conosce bene queste tecnologie e non riesce a intraprendere adeguate azioni educative».













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