Per il rifacimento del Tonini c’è il via libera della Provincia 

Il rifugio distrutto dal fuoco. Approvato il progetto per la ricostruzione: ora la palla passa in mano al Comune di Baselga. Rimangono da stabilire le modalità del finanziamento



Trento. Approvato dalla Provincia il progetto della Sat per la ricostruzione del rifugio Tonini. Adesso la palla passa in mano al comune di Baselga, mentre la Sat sarà impegnata nel reperimento dei fondi necessari.

Dopo un approfondito confronto tecnico, prolungato anche dall’emergenza Covid - fa sapere la Sat - il progetto per la ricostruzione del rifugio Tonini, redatto per conto della Sat dall’architetto Riccardo Giacomelli, è stato approvato dalla Provincia con il voto favorevole della Commissione di Coordinamento. «Si tratta di un traguardo molto atteso e importante - si legge nella nota - raggiunto attraverso più di un anno di faticosi confronti con i soggetti pubblici e privati che a vario titolo, sono stati chiamati ad esprimere il proprio parere. Non è stato facile conciliare le esigenze di tutti, da quelle della sezione Sat di Pinè, a quelle del Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio, dei vigili del fuoco, del Consiglio Centrale della Sat, solo per citarne alcune. Dal punto di vista autorizzativo, l'iter si concluderà con il rilascio della concessione edilizia, di competenza del Comune di Baselga di Pinè, al quale l’elaborato tecnico verrà sottoposto a breve. Rimangono infine da mettere a punto le modalità di finanziamento in quanto, se è vero che l'assicurazione ha pienamente risarcito la Sat per la distruzione dell'edificio dall'incendio, è altrettanto vero che il costo complessivo della ricostruzione a nuovo del rifugio eccede il valore del risarcimento. La Sat sta lavorando ad un piano per il finanziamento dei maggiori costi di ricostruzione del rifugio, con modalità nuove e inusuali rispetto al passato, nella consapevolezza che le risorse finanziarie per la contribuzione alla ristrutturazione dei rifugi, quest'anno potrebbero subire modifiche, causa il prioritario utilizzo delle risorse per necessità più urgenti».

Il rifugio è andato distrutto nel dicembre del 2016. Un incendio furioso, alimentato da un vento fortissimo, lo avvolse da mattina fino a sera, tenendo impegnati i vigili del fuoco di Trento, con due elicotteri che si alternarono nel portare acqua (pescata dal lago delle Piazze) e personale sul luogo, e una cinquantina di uomini dei corpi volontari dell'Altopiano di Piné e dei Comuni vicini in azione.

Realizzato nel 1972 dalla famiglia dell’ingegner Giovanni Tonini e donato poi dai familiari alla Sat, il rifugio era stato completamente ristrutturato pochi anni fa: nel settembre 2011 l’inaugurazione, con i canti del coro Costalta. Ora si pensa già alla nuova rinascita.













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