Operatore positivo, chiusa  la sede degli ufficiali giudiziari

Trento. Il Covid entra anche nel “pianeta giustizia” e la diretta conseguenza è la chiusura dell’ufficio Unep di via Acconcio. Si tratta dell’ufficio notifiche, quello degli ufficiali giudiziari, e...



Trento. Il Covid entra anche nel “pianeta giustizia” e la diretta conseguenza è la chiusura dell’ufficio Unep di via Acconcio. Si tratta dell’ufficio notifiche, quello degli ufficiali giudiziari, e le ripercussioni per i procedimento (quelli civili in particolare) sono molte. «Ma stiamo cercando una soluzione che eviti troppi problemi - spiega Michele Russolo, presidente dell’ordine degli avvocati di Trento che ieri ha avuto un incontro con il presidente della corte d’appello Gloria Servetti - e quindi si agirà su due fronti. L’ordine emanerà una circolare per le domande dei legali da presentare con la pec per essere autorizzati alle notifiche. Poi verrà fatta richiesta al presidente del tribunale di Trento Adiladri affinché l’ufficio Unep di Rovereto riceva anche le notifiche di Trento». Questo dovrebbe evitare i problemi, problemi che possono essere conseguenze molto gravi.

L’ufficio, come detto, è stato chiuso causa Covid. Un dipendente si è sentito male giovedì e ha fatto autonomamente il tampone venerdì. All’esito positivo ha dato notizia al suo superiore che ha quini avvertito l’Apss. Ieri sono stati eseguiti i tamponi a tutti i dipendenti e l’esito dovrebbe arrivare in cinque giorni. Da qui la necessità di trovare una soluzione per evitare un blocco delle notifiche.

Intanto anche il tribunale si muove per evitare gli assembramenti. E quindi da domani tutti gli uffici riceveranno soltanto su appuntamento da prenotare attraverso due call center centralizzati, uno per gli uffici di Trento e Rovereto e l’altro per gli uffici di Bolzano. Questo vale per l’accesso, come detto, agli uffici e non per le udienze per le quali è garantito un accesso libero. A differenza del provvedimento che era stato preso in primavera che prevede un accesso massimo consentito a dieci persone alla volta, questa volta non ci sono limitazioni. Ma è comunque necessario prenotare. Garantito l’accesso anche per l’attività di mediazione e per quelle incombenze che hanno il carattere dell’urgenza. Nella circolare che è firmata dal presidente Servetti e dal procuratore generale Ilarda si evidenzia come «i dirigenti degli uffici giudiziari giudicanti, al fine di evitare ogni forma di assembramento, adotteranno le determinazioni necessarie per assicurare la distribuzione delle udienze nei diversi giorni della settimana, evitandone la concentrazione in uno o in alcuni giorni soltanto». E bisognerà modificare anche gli orari delle convocazione per le udienze. Che non potranno più essere unici (ad esempio alle 9) per più udienze. Questo sempre al fine di evitare assembramenti lungo i corridoi del palazzo di giustizia.













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