«Niente resa dei conti Cia deve essere recuperato» 

Centrodestra. Il senatore de Bertoldi striglia i vertici della Lega che hanno annunciato di non volere più come assessore regionale il capo di Agire: «Chi vuole vendetta è debole»


Ubaldo Cordelllini


Trento. «La colpa della sconfitta è di tutti. Non di uno solo. E chi parla di resa dei conti con Cia, lo fa perché si sente debole». Il senatore di Fratelli d’Italia Andrea de Bertoldi accorre in soccorso di Claudio Cia attaccato dalla Lega che attribuisce ad Agire la colpa della sconfitta alle elezioni comunali di Trento. Il senatore spiega che non è il momento di dividersi: «Non si getta la colpa su un alleato. Quando si vince, si vince tutti insieme e quando si perde si perde tutti insieme. Si deve ricordare che quando ci si divide si perde sempre e quando si è uniti si arriva a raccogliere più della somma aritmetica delle varie forze che compongono un’alleanza. Quindi, se non siamo riusciti ad andare uniti alle elezioni comunali del capoluogo, la colpa è nostra. Di noi tutti. Poi, certo può essere distribuita in varia misura, ma la responsabilità è di tutti». E spiega che la coalizione ha sbagliato al momento dell’uscita di Cia: «L’errore è stato permettere a Baracetti di cacciare Cia. Non si deve mai escludere nessuno da un’alleanza politica. Casomai, avremmo dovuto cambiare candidato sindaco all’inizio di giugno. Io l’ho sempre detto. Se lo avessimo fatto, avremmo avuto un risultato migliore». Per questo secondo de Bertoldi ora si deve fare la pace: «Il centrodestra deve ricucire con Cia e sarà di nuovo protagonista». E per questo si offre come mediatore: «Farò da garante io. Cia è una brava persona e va recuperato. Non ci deve essere nessuna vendetta. Niente resa dei conti. Chi la vuole si sente debole ed è in cerca di un capro espiatorio».

Il senatore de Bertoldi sprona la coalizione a darsi da fare per il futuro e scommette che presto la bufera sarà passata e dimenticata: «Ora si deve ricominciare a lavorare per il futuro. Tra 10 giorni saremo tutti felici e contenti. I malumori resteranno dietro le spalle». A dargli questa certezza è quello che lui definisce un investimento. Un investimento che deriva dalla sconfitta: «Avere un sindaco che viene dalla Cgil è il migliore investimento per noi. Un investimento che ci farà vincere alle prossime provinciali e alle politiche. Elezioni ben più importanti delle comunali».

Poi aggiunge con sarcasmo che al centrodestra basterà osservare Ianeselli mentre fa quello che sa fare: «Per vincere noi dobbiamo solo lasciar lavorare Ianeselli. Lui è una persona coerente, quindi sono sicuro che governerà secondo la sua ideologia e la sua storia politica. E questo ci farà vincere perché la gente non condivide l’ideologia di sinistra della Cgil. Non ci dobbiamo preoccupare di niente. Ora dobbiamo occuparci soprattutto di vincere al ballottaggio in comuni importanti come Arco e Riva del Garda dove il Pd dominava fino a pochi anni fa e ora è costretto al secondo turno».













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