Monopattini elettrici in città, via libera alla sperimentazione 

Mobilità alternativa. Un tracciato in ciclabile da Gardolo fino ai parcheggi di attestamento di Trento sud: collegato anche il posteggio ex Zuffo. I nuovi mezzi (c’è anche il segway) potranno circolare liberamente all’interno della Ztl



Trento. È iniziato il conto alla rovescia per la circolazione in via sperimentale di monopattini elettrici e segway a Trento. Ieri l’assessore comunale alla mobilità, Alberto Salizzoni, ha presentato il progetto alla Commissione competente con il supporto di Paolo Armellini, funzionario della polizia locale, e del tecnico comunale Tiziano Bonella. Un atto di opportuna cortesia, quello di Salizzoni, visto che il documento non necessita di un passaggio in aula ma solo dell’approvazione della giunta e della successiva trasmissione al Ministero dei Trasporti. La sperimentazione è figlia del decreto Toninelli, documento che fissa anche i paletti per la tipologia di mezzi e luoghi, oltre all’età: potranno circolare i maggiorenni e i maggiori di 14 anni provvisti almeno di patente AM. Il decreto stabilisce anche che la sperimentazione va attuata (per un anno) entro il 27 luglio del 2020.

Il Comune ha individuato un tracciato - tutto su percorsi ciclabili - da nord a sud che collega alcuni punti focali, pensati in modo particolare per i pendolari: dalla piscina di Gardolo, ai centri commerciali di Trento nord, il centro storico, l’area sportiva delle Ghiaie e i parcheggi di attestamento di Trento sud. Grossolanamente: via VI Novembre, via Pranzelores, via Brennero,via Vannetti, via Mattioli e via Fersina. Con una “divagazione” per l’ex Zuffo. Una sorta di “Nordus” dolce, ha commentato Bonella. Non sono collegati i plessi scolastici del capoluogo e il parcheggio di via Monte Baldo, perché - è stato spiegato - mancano le ciclabili. Le piste e le strade interessate alla sperimentazione saranno provviste di opportuna segnaletica, sia verticale che orizzontale, motivo per cui servirà ancora qualche settimana per il via libera. «La nostra scelta - ha detto Salizzoni - è stata di collegare i poli principali della città».

Punto particolarmente delicato, ovviamente, è la Ztl, dove la convivenza con i pedoni potrebbe non essere così semplice. Armellini ha spiegato che monopattini e segway potranno circolare solamente nelle direzioni di marcia. Ergo, a differenza delle bici, nella Ztl non potranno procedere in contromano. Armellini ha anche ipotizzato l’introduzione di un limite di velocità nella Ztl, visto che teoricamente questi mezzi possono viaggiare anche a 30 chilometri orari.

Il consigliere Paolo Serra (Pd) ha invocato “tolleranza” da parte della polizia llocale nella fase sperimentale. Salizzoni ha replicato che già oggi la tolleranza è molto diffusa, visto che monopattini e segway circolano in assenza di una qualsiasi regolamentazione. E quindi sarebbero tutti potenzialmente sanzionabili. Dario Maestranzi (Patt) ha detto che il progetto avrebbe richiesto più coraggio, ovvero: libera circolazione ovunque, ma Salizzoni ha ricordato che i paletti sono fissati dal decreto stesso. G.F.P.













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