Mille persone controllate nel week end

Trento. Sono state oltre mille le persone controllate dai carabinieri del Comando provinciale del corso del fine settimana e tre sono quelle che sono state arrestate. Sette invece sono stati i...



Trento. Sono state oltre mille le persone controllate dai carabinieri del Comando provinciale del corso del fine settimana e tre sono quelle che sono state arrestate. Sette invece sono stati i denunciati. Ma vediamo quello che è accaduto nelle singole situazioni.

Ad Aldeno i carabinieri della locale stazione hanno fermato, nella zona del cimitero, un ventenne albanese. Un controlo di routine nei confronti di una persona che stava camminando. La sua colpa? Essere lì. Sì perché lo scorso giugno era stato espulso dal prefetto di Verona, un provvedimento che aveva la durata di tre anni. Che lui non ha evidentemente osservato visto che è stato trovato sei mesi dopo ad Aldeno. Dopo una notte nella camera di sicurezza, è stato portato in tribunale per convalida e direttissima come è accaduto per gli altri due arrestati.

Nella serata di domenica, a Vallelaghi, i carabinieri della stazione di Mezzolombardo hanno arrestato un 63enne del posto, di nazionalità marocchina, per resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, fermato per strada e trovato in possesso di un involucro contenente circa 4 grammi di cocaina, verosimilmente destinato allo spaccio in zona, durante la successiva perquisizione domiciliare inveiva e si scagliava contro i militari rendendo necessario l’intervento di una ulteriore pattuglia in supporto agli operanti.

Nel corso della nottata, invece, i carabinieri della Radiomobile di Trento hanno arrestato P.C., classe 1964, per il reato di evasione. Il 56enne, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per il reato di minacce, si era arbitrariamente allontanato dall’abitazione. Sempre durante il fine settimana le Stazioni dipendenti hanno denunciato all’autorità giudiziaria sette persone per reati di varia natura.

L’attività di controllo, come si immagina dai numeri, ha coinvolto numerosi carabinieri che dipendono dal comando provinciale. Un attività di controllo, prevenzione e repressione che ha toccato le diverse realtà trentine.













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