Mezzolombardo, l’area sportiva sarà resa sicura

La giunta comunale ha affidato la progettazione all’ingegner Dolzani Si realizzerà un vallo paramassi accanto a quello dietro al vecchio De Varda


di Andrea Asson


MEZZOLOMBARDO. La giunta comunale ha scelto i professionisti che dovranno mettere in campo un progetto per mettere in sicurezza l’area sportiva di Mezzolombardo, dove sono ubicati i campi da tennis, il bocciodromo e il vecchio stadio De Varda. Un passo verso la soluzione definitiva ad un problema non certo recente. Sono, infatti, molti anni ormai che sporadicamente su quest’area a nord del paese cadono rocce o parte di esse dalla montagna che sovrasta la borgata rotaliana. Fortunatamente senza conseguenze tragiche. Un pericolo soprattutto per i giovani che frequentano l’area che, oltre agli impianti sportivi, è composta da un parco dove vi giocano anche bambini molto piccoli accompagnati dai genitori.

L’ingegnere Giovanni Dolzani di Trento si occuperà di disegnare il progetto (preliminare e non definitivo) di un unico vallo-tomo paramassi in continuazione con quello già esistente del vecchio campo di calcio, spostando i campi da tennis e il bocciodromo in spazi più sicuri. Inoltre, avrà il compito di elaborare uno studio per mettere in sicurezza anche la zona agricola adiacente a quella sportiva. Il compenso è di circa 7.500 mila euro lordi.

La scelta del professionista non è avvenuta secondo gara o concorso, ma attraverso affidamento diretto come prevede la legge per determinate prestazioni non particolarmente onerose. L’ingegner Dolzani prima d’ora non aveva mai ricevuto incarichi lavorativi dall’amministrazione comunale di Mezzolombardo.

Il progetto è appunto preliminare perché l’opera non è stata messa in bilancio in quanto la giunta comunale vuole acquisire documentazione propedeutica per capire la sostenibilità economica e ambientale della stessa. In questa fase di studio Dolzani sarà affiancato da un geologo, Claudio Valle, che si occuperà dell’idoneità dei terreni alla realizzazione dell’opera. Come coordinatore della sicurezza in fase di progettazione, la giunta ha scelto l’ingegnere Claudio Salizzoni.

Con questa scelta l’amministrazione guidata dal sindaco Anna Maria Helfer riuscirà forse a chiudere una questione iniziata nel 2008, quando il Servizio prevenzione rischi della Provincia bocciò il progetto del Comune perché non risolutivo dei problemi e non garantiva una riduzione del rischio per la caduta delle rocce in modo permanente e definitivo. Altra bocciatura nel 2011 con il nuovo progetto che la Provincia rispedì al mittente con ulteriori osservazioni, anche a seguito dei crolli avvenuti sul terreno agricolo privato confinante con la zona sportiva.













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