tribunale

Mette in chat il video hard dell’amica

Il giovane aveva diffuso su whatsapp le immagini di rapporti tra una sedicenne della Valsugana e un ragazzino: denunciato



TRENTO. Ha marinato la scuola insieme ad alcuni amici con i quali ha bevuto della vodka e si è ritrovata sulla bocca, e sui telefonini, di tutti, protagonista di un video erotico. La sfortunata protagonista della disavventura è una ragazza di sedici anni della Valsugana.

Adesso per quella vicenda è finito nei guai un suo amico maggiorenne che aveva ricevuto sul telefonino il video erotico, mentre la posizione ragazzi minorenni protagonisti del video insieme alla ragazzina è stata archiviata dal Tribunale dei minori. Il maggiorenne è accusato di detenzione di materiale pedopornografico. In Tribunale si è tenuta la prima udienza e l'avvocato, Claudio Tasin, ha chiesto e ottenuto un rinvio.

La vicenda getta una luce inquietante sul ruolo dei social network e anche dei sistemi di comunicazione rapida come whatsapp e sui danni che possono provocare sui ragazzi. I fatti si sono verificati nello scorso febbraio. La ragazza ha raccontato che una mattina aveva marinato la scuola insieme a quattro amici di età compresa tra i 14 e i 17 anni. Tutti insieme hanno deciso di non entrare in classe e hanno poi messo in comune i soldi che avevano in tasca. Con il denaro hanno comprato tre bottiglie di vodka. Poi sono andati a casa di uno di loro. Prima hanno fatto le pulizie, la ragazzina ha anche detto ai carabinieri di aver lavato i piatti, mentre gli altri hanno fatto altri lavori. Poi, tutti si sono rilassati.

La ragazzina si è sdraiata su un’amaca insieme al padrone di casa. Hanno iniziato a chiacchierare. Poi tutti insieme sono andati in cucina e hanno iniziato a bere in maniera pesante. La ragazza e il padrone di casa sono tornati sull’amaca e sono anche caduti, forse preda dell’alcol eccessivo. Hanno iniziato a baciarsi. Dopo l’alcol è finito e la ragazza di quella mattina non ricorda più niente. Ricorda solo di essere tornata a casa sua e di essersi messa a letto e di aver dormito per tutto il pomeriggio.

Si è resa conto che doveva essere accaduto qualcosa di grave subito dopo essersi svegliata. La sua migliore amica le ha detto che su whatsapp giravano delle foto e un video girato quella mattina. Il giorno dopo il padrone di casa è andato a cercare la ragazza e si è scusato per «cavolate» che avevano combinato il giorno prima.

La ragazza non sapeva neanche di cosa stesse parlando. Non ricordava nulla. Qualche giorno dopo un amico maggiorenne della ragazza, quello finito sotto processo, le ha inviato, sempre via whatsapp, la parte audio del video. Nella traccia sonora si sentivano dei gemiti. La ragazza si è riconosciuta e ha anche riconosciuto la voce di un altro ragazzino presente quella mattina.

Così ha avuto consapevolezza che il video erotico con lei protagonista esisteva davvero. La voce è iniziata a girare e anche amici della ragazza che vivono in altri paesi della Valsugana le hanno chiesto era lei la protagonista di quel video. Qualcuno le ha detto che sembrava la stessero stuprando. A quel punto, la ragazza ha deciso di presentare denuncia rivolgendosi alla Procura presso il Tribunale dei minori di Trento.













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