arte

Martalar, c'è Madre Natura a Maso Poli

Lo scultore di Roana celebra la donna tra i vigneti sulla Strada del Vino


Gigi Zoppello


PRESSANO. Una sorpresa, tenuta gelosamente segreta, e svelata solo martedì ad un pubblico di appassionati e critici a Maso Poli, sulla Strada del Vino a Pressano: è la nuova scultura intitolata «Terra Cielo» dello scultore Marco Martalar, simbolo della passione della famiglia Togn per il loro vigneto sulle Colline Avisiane.

L’inaugurazione è stata impreziosita da uno spettacolo «sensoriale» di Miscele d’Aria Factory, che ha condotto i visitatori - dotati di cuffie wi-fi, nei meandri della cantina, fra silos d’acciaio e preziose barrique, fino alla spianata sommitale.

Il percorso «emozionale» di visita in cantina è stato creato da Mariano Detassis e Carlo Casillo con la presenza dal vivo della viola di Nicola Fadanelli. Non solo musica, ma anche il racconto della storia di questa Cantina, compresi spezzoni con la voce registrata del fondatore Luigi Togn: figlio di un commerciante di vini di Roveré della Luna, creatore del marchio Gaierhof, che poi acquistò il settecentesco Maso Poli e circa 20 ettari di vigneti.

«II concetto di questo importante evento per la famiglia Togn è un intreccio di elementi che valorizzano il "genius loci" del nostro Maso Poli – ha spiegato Romina Togn- un'eredità di emozioni e valori che vogliamo dedicare alla lungimiranza di nostro padre Luigi, il quale nel lontano 1978 acquistò questo terroir unico, dove iniziò a produrre il concetto di vino che lui voleva e che noi stiamo sviluppando ed esportando nel mondo».

Presentato in anteprima al pubblico, il concetto è stato ideato in collaborazione con Aurora Endrici, consulente alla comunicazione, una fusione di elementi d’arte; la straordinaria opera lignea “Terra Cielo” una figura femminile di quattro metri d’altezza realizzata con il legno della tempesta di Vaia e delle vigne vecchie del Maso dallo scultore vicentino Marco Martalar. Ma c’era anche l'intreccio sensoriale delle creazioni culinarie dello Chef Daniele Tomasi coadiuvato dalla moglie Elisa Bertoldi del nuovissimo ristorante Innesti di Pergine Valsugana.

Per chi si fosse perso l’evento, la statua e la guida immersiva saranno ancora a disposizione, ma solo su prenotazione: «La musica e le parole create per la nostra visita immersiva in cuffia alla cantina e al vigneto del Maso diventeranno a breve la proposta di punta della nostra offerta enoturistica – sottolinea Valentina Togn – una chicca che l’ospite potrà prenotare attraverso il nostro sito Maso Poli. L’enoturista oggi richiede di conoscere l’anima dell’Azienda, è saturo di esperienze “copia incolla” ma ricerca stimoli autentici che lo inducano ad apprezzare veramente il sapore dei vini e a fidelizzarsi al nome Produttore».

«Siamo consapevoli che l’opera “Terra Cielo” di Marco Martalar desterà moltissima curiosità –precisa Martina Togn- e siamo lieti che questo avvenga per il bene del territorio delle Colline Avisiane, prezioso per la viticoltura trentina e non solo. Tuttavia la statua lignea potrà essere vista solo dietro prenotazione e non sarà accessibile al pubblico in transito sulla strada provinciale. L’opera Terra Cielo vuole essere un tributo alla bellezza della vigna, fatta anche di silenzi e rispetto. Questa esclusività sarà per noi ancora più di stimolo ad accogliere con cura le persone che prenderanno parte al nostro tour emozionale».

Per Martalar, una nuova realizzazione in terra trentina, ma questa volta su commissione di privati. Infatti dopo il clamoroso successo del «Drago di Vaia» a Lavarone (che ha persino creato problemi alla viabilità), e la «Lupa del Lagorai» collocata alla Casara di Vetriolo sopra Levico, la nuova realizzazione «Terra Cielo» anticipa di poco il nuovo progertto in arrivo: il «Grifone del Tesino» che Martalar costruirà nei prossimi mesi a Celado di Castello Tesino.

 













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