Mario Zanella, il militare che tornò a fare il contadino 

Ravina. La comunità ricorda l’ex internato Imi scomparso alcuni giorni fa: ha lavorato nella sua campagna fino all’ultimo. La famiglia abitava a Maso Costa dalla fine dell’Ottocento


Gino Micheli


Ravina. La storia “militare” di Mario Zanella, 95 anni (ben raccontata nell’edizione del Trentino di martedì 17 marzo da Sandro Schmid), orgoglioso alfiere della bandiera dell’Associazione Nazionale degli ex Internati trentini che dopo le uscite custodiva gelosamente a casa e l’ha consegnata 3 anni fa all’Anpi con una sentita cerimonia, è solo una parentesi, anche se intensa, nella vita di Mario. Primogenito di una famiglia di 8 figli, arrivata a Maso Costa di Ravina nel 1876, originaria di Pejo, al servizio come manenti del Conte Guido Thun. Il maso si trova al confine della roggia di Sardagna, versante sud, mentre a nord è territorio di Piedicastello. Gli altri fratelli di Mario, figli di Antonio e Anna Dallalibera, sono nell’ordine di età: Lorenzo (deceduto), Sandro (padre dehoniano), Guido (deceduto), Aldo, Vittorio, Pio (deceduto) e Franco. La sua storia l’ha raccontata personalmente nel libro “Ravina 1900 - Dall’Impero all’Italia”, edito nel 2014. Lui ha sempre fatto il contadino, mestiere che gli piaceva ed anche sabato 14 marzo ha fatto l’ultima passeggiata con il bastone, nella sua campagna. È stato nell’amata campagna fino all’ultimo momento, quando, il giorno dopo, domenica, dal letto di casa sua, ha salutato, con una lucidità non comune, i parenti che attorniavano il letto. Ma non è stato tutto roseo a Maso Costa, perché per diverso tempo l’energia elettrica che arrivava da Ravina era molto fioca e dopo varie richieste s’è provveduto all’allacciamento alla linea della città. Anche per quanto riguarda l’acqua potabile i problemi si sono risolti dopo il 1977, con la costruzione di un nuovo acquedotto per le case sparse della località Costa e della sovrastante località di San Nicolò. Chi lo conosceva, parla di un gran lavoratore, persona schiva, modesta, ma sempre attenta alla famiglia. Nel 1958 ha sposato Giuseppina Fellin dalla quale ha avuto 4 figli: Anna Maria, Bruno e Claudio (gemelli) e Antonella; 11 i nipoti ed 1 pronipote. La famiglia di Mario Zanella, come buonuscita per il lavoro svolto, ha ricevuto dal conte Thun la casa dove ha sempre abitato e vivono tutt’ora le famiglie di 3 dei 4 figli. Molto religiosa, la famiglia ha chiesto l’autorizzazione a costruire un capitello votivo, a Pavion (località tra Costa e Belvedere) a confine della proprietà. E lì in quel punto, le processioni religiose delle rogazioni indette per scongiurare a volte la siccità, altre la troppa pioggia, effettuavano sempre le soste per le preghiere. Peccato che al funerale, celebrato martedì 17 a Trento, più di un parente non ha potuto partecipare per le restrizioni in atto.













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