M49, ora anche Bolzano prova a prendere (vivo) l’orso ribelle 

Le scorribande del plantigrado. Due pastori rumeni a passo Oclini se lo sono trovato fuori dalla loro roulotte, un escursionista lo ha incrociato sul Lavazè prima che predasse una vitella. E la Provincia sostituisce i bidoni dei rifiuti


Gianpaolo Tessari


Trento. Cercasi m49 (possibilmente) vivo. anche la provincia di bolzano, dopo quella firmata a suo tempo dal governatore fugatti, ieri ha emesso la propria ordinanza di cattura per l’orso ribelle. sì proprio lui, m49, evaso oltre un mese fa dal casteller e che da qualche giorno ha cominciato a sconfinare anche in alto adige. intanto nel trentino occidentale, dove si muovono liberamente circa 70 parenti più o meno stretti di m49, la provincia ha cominciato a sostituire i bidoni della spazzatura, fornendo ai residenti della zone di molveno ed andalo contenitori a prova di zampe e musi d’orso.

Già, perché l’odore degli avanzi di cibo è un’attrazione irresistibile per questi animali, visto che riescono a fiutarli a distanza di svariare centinaia di metri. e proprio da qui vogliamo partire, con un episodio curioso. l’altra sera a passo oclini, zona lavazè, già in alto adge, m49 è stato attratto da alcuni sacchi neri con dei residui della cena che due pastori avevano legato con delle cinghie all’esterno della loro roulotte. per capirci un mezzo datato, piccolino, sui due quintali.

Quando i pastori rumeni hanno sentito l’orso che graffiava i sacchi per strapparli hanno cominciato a gridare: m49 si è spaventato e nel girarsi per scappare ha dato una sederata che ha fatto vibrare la roulotte. gli animali del gregge molto agitati non sono stati predati perché protetti da reti speciali anti lupo, altro predatore che si aggira in quella zona. la guardie forestali che si muovevano poco distanti nel pattugliamento che dura ormai da settimane hanno sparato un solo colpo, in aria, pur non vedendolo ma intuendo la presenza dell’orso per la grande agitazione dei cani.

M49 è stato invece visto nei pressi della gola bletterbach da un escursionista di 64 anni: «mi tremavano le gambe. si scherza sempre su eventuali incontri con l'orso, ma quando lo incroci davvero ti passa la voglia di ridere. il plantigrado era ad una trentina di metri di distanza e faceva versi minacciosi. cosa ho fatto? ho iniziato ad arretrare cantando e fischiando. ad un certo punto l’orso ha proseguito per la sua strada».

E l’ordinanza firmata da kompatscher? «si fonda sul pacobace, che prevede determinati casi di intervento. anche in trentino è stato fatto così e noi abbiamo preso le stessa strada» spiega l’assessore altoatesino all'agricoltura e foreste, arnold schuler.«prevede la cattura dell'orso. solo se l'orso diventerà pericoloso per l'uomo allora è previsto, anche dal pacobace, l'abbattimento. «e fosse catturato dovremmo parlare con i trentini per trovare un posto in cui metterlo, ma adesso è prematuro»,commenta schuler. la presenza di m49 sul confine tra le due province è confermata anche dai danni ad un apiario e dalla predazione di un vitello, sempre nella zona del passo lavazè, però questa volta in provincia di bolzano. l’orso si sposta molto rapidamente, nell’ordine dei 30/40 chilometri ogni notte, trova molto cibo. non ha fame: impossibile pensare a delle trappole.













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