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La storia di Caproni diventa un cartone animato

L’ultimo film di Miyazaki, creatore di Porco Rosso e Lupin III, ripercorre la vita del pioniere trentino dell’aviazione


di Giuliano Lott


TRENTO. Arriva dal Giappone l’omaggio a Gianni Caproni, attraverso l’ultimo film d’animazione di Hayao Miyazaki, il padre di Lupin III, Porco Rosso, Il castello errante di Howl e tantissimi altri capolavori del genere "anime" nonché prossimo Oscar alla carriera, che nel suo lavoro ha ripercorso la storia del pioniere dell’aviazione. Sabato il film, “Si alza il vento”, è stato proiettato in prima visione al cinema Modena alla presenza di Italo Caproni, nipote dell’ingegnere.

La storia del trentino Caproni rivive nel nuovo film di Miyazaki

L'ultima pellicola di Hayao Miyazaki, regista e produttore di culto di "anime" giapponesi, ripercorre la vita del pioniere trentino dell’aviazione Gianni Caproni: nella fotogalleria, gli scatti del film "Si alza il vento" e degli aerei ospitati nella sede del Museo Caproni, un autentico gioiello per gli appassionati di aviazione - L'ARTICOLO

E non c’è dubbio che l’opera, ambientata nel paese del Sol levante ma che trae ispirazione dalla vicenda umana e tecnica del padre dell’aviazione italiana e mondiale, farà da volano alla promozione del Museo dell’aeronautica di Mattarello che porta il suo nome. Dove nel frattempo sono stati esposti i reperti e i cimeli dei velivoli realizzati da Caproni, e citati nel film. Ma c’è di più: una delegazione del Museo Caproni è andata in Giappone per fornire consulenze ai disegnatori dello Studio Ghibli - lo studio cintematografico dove vengono realizzate le opere del maestro Miyazaki, che oggi ha 73 anni - e una troupe giapponese della tv nazionale Nhk ha trascorso un periodo a Mattarello, lo scorso anno, per filmare gli aerei creati dell’ingegnere .

La passione per il volo è un tema ricorrente dei film di Miyazaki, basti pensare che Porco Rosso racconta la surreale storia di un maiale aviatore, e la suggestione deriva dal fatto che il padre del cartoonist era coproprietario di una fabbrica che costruiva componenti per aerei. Miyazaki ha dunque una familiarità con l’aviazione coltivata fin dalla più tenera età, e non ha perso occasione per raccontarla nei suoi lavori. Il protagonista di “Si alza il vento” è Jiro Horikoshi, un ingegnere aeronautico che lavora tra gli anni ’30 e ’40, determinato a realizzare il sogno di costruire un aereo bellissimo. I punti di contatto con la biografia di Gianni Caproni sono evidenti, a chi mastica un minimo di storia dell’aeronautica: con la bombetta e i baffi, Caproni appare nei momenti cruciali della vita di Horikoshi, come una guida che lo conduce dall’inizio della vicenda fino alla realizzazione del suo sogno.

Tantissime le citazioni che rimandano alla produzione industriale dell’ingegnere trentino - come ad esempio quelle dei trimotori biplani da bombardamento strategico noti come Ca.3 e relativi alla Prima guerra mondiale, che la Caproni produsse in grandi quantità e altri aeroplani assai significativi della produzione Caproni, come il Ca.60, Ca.73 e il mastodontico Ca.90.

Il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, concepito e inaugurato dallo stesso Caproni, è il più antico museo esistente sull’argomento, e nelle sue sale si trovano aerei militari e civili, alcuni dei quali unici al mondo, sorprendenti “macchine volanti” che mettono le ali all’immaginazione. Questa fascinazione ha toccato anche Miyazaki, grande ammiratore di Caproni, che ha chiamato il suo studio di animazione Ghibli, il vento caldo di scirocco che è anche il soprannome del Caproni Ca.309, destinato all'impiego nelle colonie dell'Africa Settentrionale da parte dell’allora Regia Aeronautica. Ma il protagonista assoluto del film è il Caproni Ca.60, il primo aereo al mondo destinato al trasporto passeggeri per scopi commerciali, di cui il museo conserva alcuni pezzi oggi in esposizione.













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