LAVIS. Torna in aula il Prg, o meglio la discussione si è concentrata sulla questione spinosa riguardante un caso particolare: quello della proprietà in via Lungo Avisio della famiglia Brugnara. Non è semplice riassumere in breve una questione annosa, fatta di errori e dettagli tecnici, che hanno portato alla decisione di presentare un ricorso contro la recente adozione del prg (appunto questo era l'argomento in discussione mercoledì). Tutto inizia nel 2007. L'allora proprietario, Federico Brugnara, concesse una porzione del suo terreno, affinché la multiproprietà affianco potesse avere le pertinenze per ottenere l'abitabilità. Nel momento della variante al prg, quando la cartografia è passata dai confini tracciati sulla base dell'ortofoto a quelli su base catastale, il tecnico avrebbe compiuto una serie di errori nella definizione dei confini dell'area edificabile di proprietà della famiglia Brugnara, in sostanza includendo una piccola particella che è in realtà terreno di altri trentatré proprietari (proprio quelli a cui Federico Brugnara aveva concesso parte del suo terreno). Il risultato, in sostanza, è che – per effetto della legge urbanistica, e a causa dell'errore – ora gli eredi di Federico Brugnara non possono avviare un piano di lottizzazione, dividendo il terreno a proprio piacimento (come vorrebbero fare per costruire nuove case), senza avere l'autorizzazione di tutti i vicini (ben 33). Le osservazioni dei Brugnara, negli anni scorsi, non sono state accolte, e mercoledì si è arrivati ad un ricorso che il sindaco avrebbe voluto respingere. Il rischio, però, è che la vicenda non si sarebbe comunque conclusa, la famiglia avrebbe potuto ricorrere al Tar, e bloccare l'intera variante. Anche alcuni consiglieri della maggioranza si sono mostrati solidali nei confronti della famiglia ricorrente, e dopo una discussione fiume, in cui le minoranze hanno lamentato la generale inadeguatezza del prg, il sindaco ha scelto di prendere tempo, e di ritirare (per ora) il punto dall'ordine del giorno (d.e.)