La politica al tempo del virus Degasperi: «Spostare le elezioni» 

Verso il voto del 3 maggio. Il candidato dell’Onda civica: «Prendiamoci 20 giorni e vediamo quello che succede. Difficile fare comizi ed incontri con questo clima». Ma Ianeselli (centrosinistra): «Non è un medico, così si fa pubblicità»



Trento. La politica al tempo del coronavirus: «un mese di stop alla campagna per le comunali e voto a giugno». lo propone filippo degasperi, capogruppo del m5s in provincia e candidato sindaco per onda civica, che “risponde” a distanza a franco ianeselli (in corsa per palazzo thun con il centrosinistra). cosa propone? « di svestire le singole casacche per indossare solo quella della responsabilità». occasione di armistizio, quella del virus sbarcato dalla cina che vede d’accordo il candidato del centrodestra, alessandro baracetti: «non serviva nemmeno che accadesse questa brutta faccenda. é da tempi non sospetti che dico che desidero confrontarmi sui temi. non voglio che si parli d’armistizio per il semplice fatto che io non mi sento in guerra con nessuno» osserva l’avvocato prestato alla politica per la corsa a sindaco.

Ianeselli era intervenuto per primo sul rapporto tra politica e coronavirus: «le difficoltà e le incertezze che stiamo vivendo nel paese e anche in trentino, debbono portarci a riaffermare la nostra migliore cultura solidale. lasciando da parte ogni polemica e schierandoci al fianco delle autorità preposte ai sistemi di controllo sanitario e della scienza. dobbiamo lavorare per rassicurare, evitando ogni comportamento irrazionale. le nostre comunità sanno bene come ci si comporta nelle emergenze e costruiscono ogni giorno la fiducia nel giorno seguente» osserva ianeselli.

Ma questo approccio non piace per nulla a degasperi: «l’ex sindacalista è stato uno dei primi a giocare con il fuoco. ha approcciato il tema senza nessuna cautela andando a farsi vedere in modo social-friendly in un ristorante cinese. una mossa fatta senza nessun tipo di cautela, precauzione che ti aspetteresti almeno da uno che vuole fare il sindaco: capisco che non si debba prendersela con nessuno ma io quel gesto l’ho visto come per dire “non c’è nessun problema, è tutto una commedia”. non serviva drammatizzare ma nemmeno metterla in quel modo. la sua proposta di una campagna elettorale non ha senso, perché ora ianeselli con la storia del coronavirus non può pretendere di cancellare 5 anni di mancato governo della città da parte del suo centrosinistra. sul voto del 3 maggio? penserei a spostarle, di un mese almeno. come è possibile gestire ora le serate di aggregazione, i comizi in questa situazione? una proposta sensata è quella di stare tutti fermi 20 giorni, vedere quello che succede e poi semmai ripartire con la campagna elettorale» chiude degasperi.

Franco ianeselli Non ci sta: «non mi pare che l’esponente grillino sia un medico e quindi non so a che titolo intervenga sui rischi di incontri e comizi. ma non solo: l’idea di degasperi di sospendere la campagna - lanciata così denigrando gli avversari - è infatti l'esatto contrario di quel che si sostiene: usare la vicenda coronavirus per farsi campagna elettorale» spiega.

Toni più rilassati da parte di tutti sulla possibilità che a fine marzo si possa svolgere il referendum sul taglio dei parlamentari, in programma a fine marzo. una consultazione che non scalda i cuori o le piazze a che prevede comunque l’affluenza ai seggi elettorali. si vedrà il prosieguo. G.T.













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