La moto si tinge di rosa: ecco il raduno delle “MissBiker”
Trento. “Missbiker” ovvero il motociclismo al femminile che per la presidente Lisa Cavalli è lillà, ovvero la fusione tra l’azzurro ed il rosa: “ Al 90% il motociclismo è azzurro ma il nostro 10%...
Trento. “Missbiker” ovvero il motociclismo al femminile che per la presidente Lisa Cavalli è lillà, ovvero la fusione tra l’azzurro ed il rosa: “ Al 90% il motociclismo è azzurro ma il nostro 10% trasforma tutto perché per guidare una moto sono necessarie entrambe le caratteristiche ed il mix crea il pilota ideale”.
Così ieri al Vecchio Mulino di Vezzano si sono ritrovate 200 motocicliste per il loro raduno annuale e per una due giorni per le strade del Trentino con i mariti a casa o impegnati in altre escursioni. Ma allora questo motociclismo lillà, come s’approccia con la strada: “Di certo una conquista in un mondo maschile che gestiamo con quello spirito di conservazione che è proprio della donna che anche mamma. N on ci vedrete mai alla guida in pantaloncini e canottiera con la stessa frequenza degli uomini e siamo anche molto più attente – conclude Franca Sandri di Bologna. Al femminile la patente per la moto, è conseguita mediamente dai 40 anni in poi perché al contrario di quanto succede con le attuali generazioni, anni fa la famiglia preservava le figlie dai rischi del motorino e quindi l’approccio avveniva ad un’età del tutto diversa. Elisa ha provato le moto Gran Enduro e non le ha mollate più: “Mi piace la libertà a la natura e questa è il tipo di moto che ti permette di viverle fino in fondo. La guida? Siamo donne, quindi umorale. Certi giorni ci sentiamo dei leoni, altri ci coglie l’insicurezza ed allora anche il modo di guidare ne risente”. Alda è arrivata da Saone: “Ho fatto la A2 a 42 anni e a 46 anni quella “piena”: “La moto? Un senso di libertà. Il non essere più un passeggero a vita, andare dove e come si vuole. Come assetto la moto è più maschile perché risponde meglio alle esigenze anatomiche ed alla postura, ma non c’è problema”.
MissBiker è nata nel 2014 ed oggi conta più di 6 mila iscritte ed è tra i più grandi club femminili in Europa, Lisa Cavalli è stata ricevuta da Sheryl Sandberg (braccio destro di Zuckerberg ) che venerdì a Roma ha incontrato i rappresentanti delle 5 communities leader italiane: “ Un grande onore pari al riconoscimento avuto dalla Federazione Internazionale Motociclistica della decima comunità dei 5 continenti”. E per non tralasciare la propria femminilità. Tra gli altri indumenti leggins e tacco. Se è impossibile metterlo all’esterno, allora sarà all’interno – rialzo di 3,5 centimetri - dello stivaletto antischiacciamento che si presenta anche con striature rosa: “Dieci anni fa dovevamo indossare gli indumenti maschili, oggi anche le maggiori aziende hanno una ricca linea femminile”. Si parlava di sicurezza ed allora il messaggio che lancia MissBiker è che con la patente non si sa guidare una moto. Sono indispensabili i corsi di guida sicura che vengono organizzati in collaborazione con Andrea Maida ed in Trentino insieme al Ducati Club Trento.
D.P.