La gerla del clomer regala ricordi in forma di cinema

Canal San Bovo, la casa di riposo ha realizzato un film sulle memorie degli anziani L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del progetto «Mestieri con la valigia»


di Raffaele Bonaccorso


CANAL SAN BOVO. “Buona la prima”. E’ la locuzione che solitamente si usa nel gergo cinematografico e che pronuncia il regista quando si gira una scena che lo soddisfa e che poi nel montaggio va inserita tale e quale. Così è successo più volte nel corso dell’esperienza cinematografica andata in porto alla casa di riposo di Canal San Bovo. L’opportunità di girare un film è stata data dalla partecipazione al concorso indetto dall’Upipa, l’associazione delle case di riposo del Trentino che ha promosso il progetto “Mestieri con la valigia: storie di lavori e di emigrazioni narrate attraverso i ricordi degli anziani”.

L’iniziativa ha visto coinvolti, nelle varie funzioni, volontari, familiari, operatori, la classe terza della scuola elementare di Canal San Bovo e naturalmente un consistente gruppo di anziani residenti nella locale Apsp (casa di riposo). Il lavoro è iniziato con la raccolta di vari oggetti che meglio rappresentavano il lavoro degli emigranti ed in primo luogo le vecchie valigie di tutti i tipi.

Nel filmato, ben congegnato, ci sono gli scolari che estraggono dalle valige e dai bauli vari vecchi strumenti e chiedono agli anziani presenti a cosa servivano una volta e i ricordi che evocano. In un secondo momento, ecco le interviste vere e proprie che portano alla luce una documentazione di tutto rispetto, utile per la memoria collettiva. Seguono le irruzioni dell’arrotino e del clomer, interpretati rispettivamente da Giovanni Fontana e Celestino Tavernaro, esperti attori di teatro amatoriale che sollecitano i presenti ad utilizzare i loro servizi e le loro mercanzie. Infine sono stati coinvolti il Coro Pever Montan, il Coro Vanoi, il Gruppo donne coro delle voci spontanee di Ronco, il tutto con canzoni sul tema.

Il filmato è un susseguirsi di scene veramente belle da vedere e che hanno coinvolto grandi e bambini, tutti presi nella loro partecipazione ad una sorta di avventura indimenticabile “sul set del film”.

La regia del film è di Ornella Cavazzini, le riprese di di Candido Rattin, il montaggio di Dino Loss, le interviste e i testi di Marina Fontana, le ricerche immagini di Mario Nordio, mentre la responsabile del progetto è Marisa Dell’Antonia.

L’esperienza si è conclusa il gennaio scorso e il filmato è stato proiettato per la prima volta in occasione della Sagra di Prade, davanti a un folto pubblico che regalato lunghi applausi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Ambiente&Percorsi

ambiente

Wwf: allarme per l'inquinamento nel lago di Garda

A lanciare il grido d’allarme è Paolo Zanollo portavoce del Wwf Bergamo-Brescia: «Il primo grande nemico è ancora un sistema fognario indegno di un territorio turistico, ci sono ancora comuni che non hanno separato acque nere e acque bianche mentre sostanze tossiche e insalubri finiscono nel lago. Ma invece di intervenire, si spendono milioni in lungolaghi, passerelle, piazze vetrina e promozione turistica»

IL NODO Troppi interessi edilizi sui litorali del lago di Garda?


DANIELE PERETTI
vino

Consorzio Doc delle Venezie, il congresso annuale a Trento

Appuntamento il 19 novembre, con una nuova edizione dedicata al tema "Cambiamento climatico, territorio e qualità: nuove traiettorie per il Pinot Grigio del Triveneto". Il settore deve confrontarsi sia con il nodo del surriscaldamento sia con le riforme legislative e i nuovi modelli di mercato e di consumo

Primo piano

Tradizione

“Il patrimonio che vive”: a Trento due giorni dedicati alla cultura immateriale

L'iniziativa, viva anche a livello nazionale, mira alla protezione dei patrimoni "immateriali". Quell'intangibile, eppure centrale, parte della comunità che riesce nell'esprimere tradizioni, saperi, lingue: a Trento, il palcoscenico è stato quello del Buonconsiglio, dove si sono aperti i lavori alla presenza di Monica Viola, presidente Federazione trentina Pro Loco ed Antonino La Spina, presidente Fondazione Pro Loco Italia