«La Cometa», solidarietà col Brasile a costo zero
L’associazione raccoglie fondi, crea strutture di accoglienza e formazione lavoro ma i suoi volontari viaggiano e si impegnano pagandosi da soli ogni spesa
PERGINE. In 15 anni hanno investito oltre 1,4 milioni euro in strutture di accoglienza, educazione, assistenza e formazione professionale in Brasile. E’ questo probabilmente il dato più eloquente dell’attività di solidarietà svolta da “La Cometa” costituita originariamente da un gruppo di volontari, poi divenuta appunto “La Cometa” sempre di volontari. Ma l’aspetto più significativo è che a quanto raccolgono come donazioni e offerte (anche e soprattutto con il loro impegno con le casette ai vari mercatini) non viene sottratto nulla per coprire le spese generali: trasferte in Brasile, vitto o alloggio, o rimborsi vari. Tanto ricevono e tanto investono. Sono parole del residente (da sempre) Andrea Ferruzzi che guida (e coordina) appunto il gruppo di volontari.
«I viaggi in Brasile ce li paghiamo noi - dice - mentre per il vitto e alloggio sfruttiamo le nostre strutture realizzate in Brasile. Se poi ci sono altre spese, le sosteniamo da noi». E in questi anni, nello stato di Bahia, sono sorte diverse strutture: a Sant’Antonio un asilo, una casa dei corsi di formazione, una casa famiglia; a Salvador, una casa famiglia e un dopo scuola; a Nazaré una scuola materna, ma anche una serie di casette popolari costruite dopo l’alluvione. Ma ci sono anche orti, hanno acquistato automezzi, attrezzature per insegnare una professione (taglio e cucito, ma anche informatica, manicure e pedicure, ad esempio).
«Il tutto si basa sul principio - dice ancora Andrea Ferruzzi - che noi insegniamo alla popolazione a lavorare, insegniamo una professione. Non quindi assistenza, ma formazione». E per svolgere questa azione, i volontari de “La Cometa” si appoggiano alle associazioni locali, assumono lavoratori del luogo e li “guidano” organizzando il lavoro e insegnando loro come si fa ad essere autonomi. Il volontariato si esplica nel perseguire lo sviluppo intellettivo, psichico, fisico, pedagogico, e la formazione culturale, ambientale, educativa, sociale e civica nel rispetto della dignità. E senza sottrarre un euro a quanto ricevono. Gli investimenti sono finalizzati a opere per garantire i servizi e la loro successiva autonomia nella gestione. Il tutto in Brasile. Ma “La Cometa” sostiene anche “Pro Missionari Perginesi” in America Latina e in Africa.
Non mancano progetti in via di realizzazione: a Jenipapo (Sapecu) si sta realizzando un edificio dedicato all’alfabetizzazione degli anziani, al dopo scuola e ad ambulatorio; a Sant’Antonio, sorgerà (240.000 euro con gli arredi) una scuola media con dopo scuola; a Camaçari, un piccolo centro sportivo (45.000 euro), a Sant’Antonio, un Internet point con uso gratuito per studio e personale (ma controllato). Un altro dato significativo: ogni giorno assistono 1.500 persone tra adulti e bambini (i bambini di strada). Ieri Andrea Ferruzzi ha spiegato tutto questo (ma anche di più) alla riunione annuale.
©RIPRODUZIONE RISERVATA