L’orso M49 è arrivato a Mattarello
Continua la fuga. Il plantigrado è stato visto di notte da una ragazza che era nella sua automobile. Altro avvistamento da parte di alcuni escursionisti sulla Marzola. Gli esperti: «Potrebbe aver cercato di attraversare la valle, rinunciando perché scoraggiato dalle strade»
Trento. M49 continua a perlustrare il territorio sulla sponda orientale di Trento dove si è diretto dopo la sua incredibile fuga dal recinto attrezzato al Casteller, il 15 luglio scorso, dopo essere stato catturato dai forestali. Ma questa volta la novità è che l’orso fuggitivo è sceso dai monti verso valle, a Mattarello. E solo strade e ostacoli - dicono gli esperti - probabilmente lo hanno scoraggiato e stanno sbarrando il suo cammino verso ovest, suo originale territorio prima della cattura.
Due nuovi avvistamenti
Intanto dunque l’orso resta sempre nella stessa area. Lo confermano non solo le ultime impronte ritrovate nella zona della Marzola ma anche ben due avvistamenti a distanza di circa 13 ore l'uno dall'altro.
Il primo si è verificato tre notti fa - ha comunicato ieri la Provincia con una nota - verso le 23.30, nei pressi di Mattarello: è stata una ragazza, dalla sua automobile, a vedere l'animale.
Il secondo invece, alle 12.30 circa di sabato, questa volta in quota, più precisamente nei pressi della cima della Marzola: qui l'orso è stato visto da escursionisti.
Gli esperti non escludono che il plantigrado abbia cercato di attraversare la valle, rinunciandovi poi probabilmente perché scoraggiato dalla presenza di strade ed altri ostacoli. Durante il tragitto infatti ha ripercorso grosso modo la strada della fuga nella zona limitrofa al Casteller da dove era scappato.
Tutti i movimenti sono stati verificati dai forestali provinciali che proseguono h24 l'attività di controllo.
Tre settimane di fuga
Sono passate tre settimane da quando M49 è riuscito rocambolescamente a fuggire dal Centro del Casteller scavalcando i recinti nonostante le scariche elettriche e nonostante i fucili a pompa delle guardie.
Fin dalle prime ore del mattino i forestali si sono messi alla ricerca del fuggiasco nel timore che si fosse diretto verso la città e quello sarebbe stato lo scenario peggiore. Ma, con l’ausilio dei droni del vigili del fuoco con telecamere a scansione del calore e dei cani, si è esclusa la presenza del plantigrado nelle vicinanze del Casteller. M49 è stato invece segnalato la mattina del 16 luglio sulla Marzola nei pressi di Susà e nella nottata nella zona di Bosentino. Sempre sulla Marzola sono state poi trovate impronte e feci dell’orso. Poi un altro avvistamento di orme, vicino alla pizzeria Rosa Alpina.
Monitoraggio
L’ultima ordinanza del governatore Maurizio Fugatti prevede la cattura e - in caso si dovessero verificare situazioni di pericolo - la possibilità di abbattimento di M49. Ma al momento, le squadre composte dalle guardie forestali stanno solo mappando e controllando la zona: l’area non è ancora stata delimitata con esattezza e non si possono ancora mettere le trappole tubo - troppo circostanziate - e nemmeno quelle con i lacci. Resta inoltre aperto il tema di dove verrebbe messo M49 in caso di cattura: non più al Casteller, è stato certificato, non adatto a contenerlo. Ma una soluzione alternativa pronta ancora non c’è.