Investito sugli sci, risarcito con 50 mila euro 

Il caso in tribunale. Il 74enne era in val di Fassa quando è caduto malamente a terra dopo uno scontro con un avvocato 46enne di Modena La sentenza a cinque anni dall’incidente ma il “colpevole” si è dichiarato nullatenente. E così parte anche la procedura coattiva nei suoi confronti



Trento. Investito mentre sciava sulle piste da sci del comprensorio Ski Area Trevalli Moena Lusia Bellamonte, dopo cinque anni vede una sentenza che mette nero su bianco la responsabilità dello sciatore che lo ha fatto cadere a terra. Vede anche riconoscersi un risarcimento da 50 mila euro. Ma rischia di non vedere neppure un centesimo. Sì perché l’investitore, un avvocato modenese, si è dichiarato nullatenente. E quindi per l’infortunato sarà necessario ricorrere ad una procedura coattiva.

Ma facciamo un passo indietro per ricostruire quello che è successo. È il 2 gennaio del 2015 quando uno sciatore di 74 anni del Lido di Venezia sta percorrendo assieme ad alcuni famigliari la pista Zirmes. All’improvviso arriva un 49enne modenese (l’avvocato). Arriva, in base alla ricostruzione che poi è stata fatta dagli agenti di polizia che erano presenti per il servizio in pista, da monte a velocità sostenuta e in diagonale andando così ad intercettare il veneziano. Il malcapitato, in seguito all’impatto, è rovinato sulla neve. In preda a forti dolori al braccio, è stato immobilizzato dai soccorritori, trasportato a valle e condotto in ambulanza all’ospedale di Cavalese, dove gli hanno riscontrato una brutta lussazione della spalla destra: è stato costretto a portare per settimane il tutore, a sottoporsi a terapie e visite specialistiche. Insomma, non pochi disagi oltre alla sofferenza fisica e ai postumi invalidanti. Il veneziano, per essere risarcito, si è affidato a Studio3A, che ha subito chiesto i danni all’investitore. Ma questi, oltre a non essere coperto da alcuna polizza per la responsabilità civile verso terzi - dovrà pagare di tasca sua -, ha continuato a negare ogni responsabilità, scaricandola su un ragazzino che gli avrebbe a sua volta tagliato la strada facendogli perdere il controllo degli sci, e adducendo persino un concorso di colpa dell’incolpevole turista investito. Inevitabile la citazione in causa contro il legale avanti il tribunale civile di Trento. La sentenza nei giorni scorsi con il riconoscimento della piena responsabilità dell’incidente a carico del modenese. «Appare evidente - si legge in sentenza - l’esclusiva responsabilità di quest’ultimo nella causazione del sinistro, avendo investito la controparte provocandone la caduta al suolo con conseguente lesione della spalla destra». Il risarcimento è stato fissato in 50 mila euro, ma il modenese si è dichiarato nullatenente.













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