In mille per Fedez «La vita? Tutelatevi da chi vi vuol fregare»
Pienone al Cinema Vittoria per il talk con il rapper-star «Non perdete la memoria sulle nostre vere tragedie»
TRENTO. Una corsa contro il tempo a cui non si è sottratto Fedez in quel Milano-Trento-Milano (in serata il concerto con J-Ax), tutto in un pomeriggio, per incontrare i fan al Cinema Vittoria nel talk show organizzato da Panorama Live Tour ieri. Già alle 16 c’era un piccola folla di giovanissimi assiepata fuori dal cinema. Non la ressa, ma poco più di un migliaio di entusiasti che un po’ per volta hanno preso posto in sala. «Amo il rap e Fedez - dicono le quindicennni Silvia Tanel, Giada Malferrari ed Elisa Zeni che arrivano dalla Val di Non-perché lui è il migliore, mi piace come usa la lingua italiana, lo reputo un ragazzo intelligente».
Questo il tenore delle fan che apprezzano testi e pensieri ma ovviamente alla sua vista ci scappa “Mio Dio dal vivo è ancora più bello!”. C’è anche chi arriva per curiosità e “perché è un evento-come le tredicenni Mariavittoria e Beatrice- ci piacerebbe facesse un concerto a Trento dove non è mai stato” Nelle prime file gli irriducibili attendono la star armati di cd è il caso anche della piccola Giorgia di 8 anni “Siamo stati al suo concerto a Gallipoli-spiegano mamma Alberta e papà Massimiliano-lei ha messo come condizione delle ferie in Salento la data a Gallipoli di Fedez”. Al suo arrivo le 17.20 la platea scoppia in un urlo collettivo con telecamere e cellulari che filmano, fotografano o scattano selfie. Saluto di rito e poi subito incalzano le domande volutamente scomode che Fedez accetta e sostiene con una maturità e una pacatezza che potrebbe fare a cazzotti con l’immagine da duro e ribelle. Invece parla di amicizia che i soldi e gli interessi minano, rendendo diffidenti e cinici «ma forse lo sono sempre stato solo che ora lo sono di più». Fedez racconta gli inizi di quando alla musica aveva il “piano b” con il suo negozio di tatuaggi, investiti i soldi del libretto postale lasciati dalla nonna nel primo disco. Inneggia alla filosofia punk, quella che vuole l’autoproduzione e libertà a tutti i costi, spiegando che la musica è un lavoro a tutti gli effetti e gran parte consiste nell’imparare a tutelarsi da chi ti vuol fregare, Non le manda a dire interrogato su politica dove si dichiara simpatizzante Movimento 5 Stelle, «perché fino a prova contraria per ora è l’unico partito senza indagati di mafia o pregiudicati, se poi Salvini o Gasparri si sentono attaccati da ma in realtà non saprei in che modo in quanto in realtà sono loro a riempirsi la bocca con il mio nome ad ogni occasione».
Applausi a Fedez quando dichiara la Chiesa una «società multinazionale che fa marketing» denunciata in “Cardinal chic” dove Don Verzè viene denunciato per il superattico al San Raffaele. Applausi quando legge Bukowsky e si ispira al teatro canzone di Gaber, e che anticipa a Trento il nuovo disco con due singoli di cui “Beautiful Disaster” in duetto con Mika in uscita il 9 ottobre e che ci tiene a ricordare che il titolo “L’amore è eternit” è volutamente pretestuoso per incuriosire il suo pubblico a documentarsi su un pezzetto di storia del proprio paese per non perdere memoria di certe tragedie e certi disastri.