In città sette defibrillatori per il primo soccorso
La novità. I totem sono già stati collocati, nei prossimi giorni arriveranno gli apparecchi Funzioneranno a libero sgancio. L’assessore Uez: «A disposizione di chiunque li sappia usare»
Trento. A quattro anni dall’assegnazione del bando di gara a Itas Assicurazioni, finalmente entro fine mese saranno operativi i primi sette defibrillatori pubblici che saranno installati in punti considerati strategici della città: piazza Dante, piazza Cesare Battisti, via G.Galilei, piazza Lodron, piazza Duomo, piazza Vittoria, piazza Fiera, piazza Santa Maria Maggiore, Via Madruzzo e Via S.Croce.
Dal momento dell’installazione Itas verserà 25 mila euro per un triennio al Comune ed a questo punto, sarebbe interessante conoscere le motivazioni di questo ritardo.
L’installazione nasce da un’ idea del primario di Cardiologia Roberto Bonmassari che dopo averne visto uno istallato nella piazza di Eraclea, si è domandato il perché i defibrillatori fossero assenti a Trento. E da qui è partito l’iter che ha portato al bando di gara e all’inizio delle installazioni.
Prima sono stati messi a dimora i totem, poi è iniziata la fase test che una volta conclusa, permetterà – comunque entro fine mese – di convocare la conferenza stampa di presentazione.
«Per salvare la vita di una persona sono fondamentali i primi cinque minuti dall’attacco cardiaco – precisa l’assessore comunale allo sport Tiziano Uez – e il defibrillatore può salvare molte vite. I punti d’installazione sono stati scelti da Itas, ma corrispondono a quelli più frequentati della città. Gli apparecchi sono a disposizione di chiunque li sappia usare. Non necessariamente un medico, ma anche un infermiere, un volontario della Croce Bianca o Rossa; chiunque è abilitato a farlo lo potrà staccare dal supporto e usarlo».
Essendo a libero sgancio, i defibrillatori saranno assicurati, anche se solo danneggiarli sarebbe un atto di inciviltà unica. Il rischio comunque esiste, in Comune ne sono consapevoli. Al momento i totem sono coperti da sacchi neri ed anche per questo hanno destato la curiosità dei passanti, ma a breve saranno operativi a tutti gli effetti. Si tratta di un primo passo avanti verso una presenza più capillare sul territorio.
A breve non arriveremo di certo al livello degli Stati Uniti dove un defibrillatore è presente quasi in ogni condominio, ma averli almeno nelle scuole e negli uffici pubblici sarebbe già un bel risultato. «Sarà perché sono cardiopatico e quindi molto sensibile a questo problema, ma nella mia agenzia di assicurazioni – conclude Uez- ne ho installato uno ed abbiamo anche la fortuna della presenza di due impiegate volontarie della Croce Bianca, così ci sentiamo tutti più sicuri».