Trento

Il sindaco Andreatta: «Addio Renzo Gottardi, fu un protagonista del nuovo statuto comunale»

Trento, l’ex dirigente comunale morto sui monti di Aldeno ricordato da Alessandro Andreatta fra l’attività d’aula e le camminate in quota



TRENTO. Il dispiacere del sindaco Alessandro Andreatta per la scomparsa di Gottardi è profondo: «A Renzo mi legava, oltre che un percorso di lavoro molto proficuo che ho fatto con lui prima come assessore poi come sindaco, una passione comune, quella per la montagna. Con Gottardi non parlavamo solo di amministrazione, ma appunto di gite sui monti. Camminate che spesso faceva per conto suo, in solitaria, qualche volte con amici, altre ancora con la Sat. Credo proprio di aver condiviso con lui molti ricordi di cime e di rifugi, di vie ferrate e di tanto altro. Oggi io lo sento vicino per tante confidenze legate alla montagna: lui, a differenza mia che sui monti ci vado solo in primavera ed estate, amava salire in quota tutto l'anno. Gottardi è stato un valido dirigente comunale e per primo a Trento, tantissimi anni fa, si è occupato di sport: guidava un ufficio creato per seguire questo tema ancora ai tempi dell'assessore Visintainer» osserva il sindaco del capoluogo.

Una pausa e poi Andreatta prosegue: «Renzo è stato anche mio dirigente, per un breve periodo, all’ambiente. Tra il 1999 ed il 2005, quando io ero assessore all’urbanistica, non molti se lo ricordano, avevo tra le mie competenze anche l’ambiente. Ma il lavoro per cui mi piace ricordare Gottardi è quello che ha fatto da noi in Comune negli ultimi anni. Perché in quel periodo, prima delle pensione, ha svolto da dirigente il compito di funzionario a supporto del dirigente generale, ovvero della dottoressa Cecilia Ambrosi. In quel periodo è stato molto amato dai consiglieri di maggioranza e di minoranza, era davvero a disposizione di chiedeva un consulto. In che cosa? Aiutava i consiglieri nella ricerca e nella messa a disposizione di dati per il lavoro d’aula, di documentazione, di basi giuridiche. Ricordo il suo grande protagonismo nella redazione dello Statuto comunale, votato con l’apporto dell’allora presidente del Consiglio Pegoretti e di Andrea Merler che, in quella occasione, era presidente della Commissione. Fu un passaggio molto importate, cui Renzo ha dato un grande contributo».(g.t.)













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