Condanna

Il «Compro oro» vendeva gioielli rubati

Un anno e dieci mesi alla titolare Loredana Valentinotti, decade l’accusa di riciclaggio. Condannato anche un complice



ROVERETO. Quelli che le portavano i gioielli rubati da vendere- una coppia catanese - sono già usciti dal procedimento a settembre scorso con una condanna per riciclaggio discussa con il rito abbreviato davanti al gup Monica Izzo: 2 anni di reclusione per lei, trentottenne, 2 anni e 8 mesi per lui, che di anni ne ha 44. Entrambi hanno annunciato il ricorso in appello, ma nel frattempo ieri mattina è arrivata anche la condanna per la titolare del “compro oro” finito al centro dell’indagine partita tre anni fa tra Trento e Rovereto. La polizia aveva infatti scoperto da un controllo condotto dal commissariato di via Sighele, che a cadenze periodiche prende visione della merce ritirata dai "Compro oro" nella speranza di ritrovare merce rubata e di risalire così se non ai responsabili del furto, almeno ai ricettatori.

Durante un controllo nel negozio di Loredana Valentinotti, 66 anni, gli agenti avevano notato che mentre sui registri non erano state segnate entrate di oggetti d'oro, la negoziante ne vendeva ingenti quantità ai titolari di altre attività simili in città. Partendo da qui, i poliziotti hanno scoperto che a rifornire la commerciante e altre attività erano due catanesi residenti in centro storico. Qualche mese dopo, la conferma dei sospetti: uno dei monili venduti dai catanesi alla donna era stato rubato pochi giorni prima in una casa di Rovereto. Si è poi scoperto che i siciliani lavoravano in costante contatto con un uomo di Trento legato al mondo dello spaccio che si faceva pagare la droga anche in gioielli (la cui provenienza era intuibile: arrivavano da furti nelle abitazioni private, sia a Trento che in Vallagarina). L’uomo affidava poi monili e gioielli che lo spacciatore affidava ai due siculi, che per piazzarli utilizzavano i negozi “Compro oro”, e in particolare quello di Loredana valentinotti.

Le perquisizioni domiciliari nei confronti della titolare dell'attività commerciale, dei due siciliani e di un uomo di Mori, che gli inquirenti ritenevano fosse stato arruolato per fare il giro dei "compro oro" cittadini, accertano che alcuni gioielli rinvenuti erano stati rubati e il furto denunciato. In alcuni casi, i gioielli erano finiti chissà dove, ma ne era rimasta una traccia nei verbali che il “cliente” compila all’atto di lasciarli al “Compro oro”. Così, mentre la coppia siciliana è finita dal gup uscendone con due condanne per riciclaggio, alla negoziante e al moriano è toccato un rinvio a giudizio con la stessa accusa. Nel corso del processo però il capo d’imputazione è stato derubricato: da riciclaggio, che prevede pene molto severe, a ricettazione, un reato ounito in maniera meno severa.

Così, nonostante le richieste del pm Fabrizio de Angelis, che aveva sollecitato pene superiori ai tre anni di reclusione per entrambi, la corte presieduta dal giudice Corrado Pascucci e composta dai giudici a latere Riccardo Dies e Michele Cuccaro ha usato la mano leggera condannando Valentinotti a un anno e 10 mesi di reclusione, mentre il moriano Giovanni Mignoni Simoncini, 48 anni, al quale è stato riconosciuto un ruolo marginale, è stato condannato a un anno e 4 mesi.

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