Il comandante della Finanza elogia l’accordo con l’Università

Trento. Ieri mattina, il Comandante Interregionale dell’Italia Nord Orientale della Guardia di Finanza – generale Bruno Buratti – ha fattto visita al Comando Regionale Trentino Alto Adige, dove è...



Trento. Ieri mattina, il Comandante Interregionale dell’Italia Nord Orientale della Guardia di Finanza – generale Bruno Buratti – ha fattto visita al Comando Regionale Trentino Alto Adige, dove è stato accolto dal comandante regionale, il generale Ivano Maccani.

Nell’ambito delle visita, il comandante interregionale ha assistito ad un breve briefing istituzionale, attraverso il quale il Comandante Regionale ha avuto modo di illustrare le principali attività di polizia economico-finanziaria sviluppate dai Reparti e le meritorie azioni di soccorso condotte dalle numerose Stazioni di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dalla Sezione Aerea di Bolzano, nonché le importanti progettualità in corso, volte a migliorare ulteriormente l’efficacia e l’efficienza degli interventi operativi, a creare durature e proficue sinergie con altri attori istituzionali e ad implementare le iniziative a favore del benessere del personale.

Nell’occasione, alcuni docenti e ricercatori dell’Istituto di Scienze della Sicurezza dell’Università degli Studi di Trento, coordinato dal prof. Andrea Di Nicola - che mette a sistema l’ingegno e la creatività di oltre 60 docenti dell’Ateneo trentino, esperti di intelligenza artificiale, geofisica, big data, informatica, algoritmi, blockchain, crittografia, fisica, matematica -, hanno illustrato al Comandante Interregionale lo “stato dell’arte” della collaborazione, avviata con la stipula del Protocollo d’intesa - un vero e proprio “patto per la sicurezza” - avvenuta il 17 aprile scorso, tra Università, Procura Distrettuale della Repubblica di Trento e Comando Regionale Trentino Alto Adige, al quale ha aderito, ieri, lunedì 16 dicembre, anche, la Procura Regionale della Corte dei Conti di Trento, estendendone il perimetro d’azione alla spesa pubblica. Il progetto è nato dalla condivisa consapevolezza che le odierne, imminenti e, soprattutto, le future sfide investigative, rese peraltro più difficoltose dalla sempre più repentina mutevolezza degli scenari e dalla crescente globalizzazione delle relazioni commerciali e finanziarie, possono essere efficacemente affrontate, coniugando la consolidata esperienza investigativa del Corpo, con le potenzialità offerte dal mondo scientifico.













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