Ianeselli vara l’assessorato alla transizione ecologica 

La giunta comunale. Il sindaco vuole un’accelerazione su ciclo dei trasporti e dei rifiuti in chiave di una maggiore sostenibilità ambientale. Esecutivo presentato domani o al massimo mercoledì



Trento. Una città già in vetta alle classifiche “verdi”. Ma il sindaco Franco Ianeselli vuole dare a Trento un’ulteriore accelerazione su questo fronte: lo farà varando un assessorato che seguirà trasversalmente le politiche ambientali, creando una specifica delega alla “transizione ecologica”. Un passo indetro. La nuova giunta comunale è in dirittura d’arrivo: sarà presentata domani o mercoledì, con Ianeselli che manterrà fede alla sua promessa di voler fare presto. Il primo cittadino, insediatosi mercoledì scorso, ad una settimana dalla proclamazione distribuirà le deleghe all’esecutivo.

Il suo lavoro in queste ore è quello di bilanciare le competenze, visto che i nomi dei futuri assessori sono scaturiti direttamente dalle urne, a suon di preferenze. Il voto ha messo in fila i pretendenti, eliminandone pure qualcuno, e mettendo in evidenza anche quella presenza rosa sui cui Ianeselli, sin dall’inizio, ha detto di voler puntare. Le donne saranno le due esponenti del Pd Maria chiara Franzoia ed Elisabetta Bozzarelli, Monica Baggia di Insieme per Trento e la dellaiana Chiara Maule che ha fatto il pieno di voti in Azione Unione. Se rispetto alla precedente giunta le donne raddoppiano in termini di presenza, non sarà una scelta in rosa quella del vicesindaco.

In queste ore si è sciolto il nodo sul ruolo del vice di Ianeselli: sarà proprio l’esponente del Patt Roberto Stanchina a svolgere quel compito che il sindaco uscente Alessandro Andreatta aveva affidato prima a Paolo Biasioli, poi a Franzoia. Gli altri assessori maschi sono Paolo Zanella, Futura e Salvatore Panetta, Italia Viva.

Sul Patt è il caso di notare come le stelle alpine abbiano reclamato una presenza politica forte in giunta per due motivi: per aver di fatto favorito, nell’ormai lontano gennaio scorso la saldatura della coalizione di centrosinistra. Dopo lo sgarbo del 2018 che Pd e stelle alpine tornassero a braccetto pareva fantapolitica. Ma la nomina a vice sindaco di Stanchina compensa anche il fatto che gli assessori del Patt non siano più due ma, per l’appunto, uno. Parentesi: i maligni assicurano che la saldatura tra Pd e autonomisti si sia consuma anche grazie alla rassicurazione che fra tre anni il seggio di parlamentare della città andrà in dote all’ex governatore Ugo Rossi. Ma tre anni per i tempi della politica sono un’eternità.

Ma torniamo al nuovo assessorato che i bene informati anticipano sarà varato da Ianeselli: l’idea era stata lanciata in tempi non sospetti da Europa Verde che proponeva di trasformare l’assessorato all’ambiente alla transizione ecologica, con deleghe su trasporti, energia ed innovazione, per favorire la conversione all’economia verde e sviluppare politiche green funzionali. Insomma una delle tante sfide, quella sull’ambiente, che la pandemia sembrava per certi versi aver relegato in un secondo piano. G.T.













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