Giunta, ecco il tesoretto della discordia 

Tutti gli investimenti con il fondo di riserva. Il governatore Fugatti : «Accantonare questi milioni è stata una decisione straordinaria» Le altre voci dopo che venerdì erano stati anticipati con delibera i 72 milioni per opere cantierabili a breve, Cifre importanti per la gestione sanitaria



Trento. Il tesoretto della discordia, quello che aveva causato l’abbandono del Consiglio da parte delle minoranze, ieri è stato spiegato per filo e per segno dal governatore Maurizio Fugatti in commissione. Si era già detto che sarà meno ricco del previsto, un’asciugatura da 217 a 165 milioni di euro causa revisione gettito, ed una bella fetta (72 milioni di euro) sarà utilizzato per opere cantierabili nell’arco di sei mesi, un aanno. Un elenco che era stato approvato con una delibera venerdì scorso. Il rimanente viene spalmato, in formula anti Covid, su una serie piuttosto ampia di interventi. E alla fine il clima tra maggioranza ed opposizione è parso molto rasserenato.

Il presidente, ribadito che si è trattato di una decisione straordinaria, ha spiegato i singoli capitoli di spesa per i quali la giunta intende stanziare i primi 165 milioni di euro del fondo di riserva: «Una parte andrà ad incrementare alcuni capitoli e un’altra aprirà la strada ad una prospettiva più ampia. A Trentino Sviluppo saranno assegnati 5 milioni di euro per un bando a sostegno del commercio nelle valli e altri 12 milioni finanzieranno politiche industriali che l’assessore Spinelli a definire. La volontà di far crescere la qualità della ristorazione e delle strutture ricettive alberghiere del Trentino, in modo che possano passare da 3 a 4 stelle e ampliare gli spazi, ha spinto la Giunta a riservare 11 milioni di euro a questi settori. Ma le risorse per il turismo – ha aggiunto il presidente – potranno anche aumentare a fronte di richieste provenienti dalle categorie interessate».

Alla Cooperazione per apporti ai fondi Promocoop e della Cooperfidi andranno 9 milioni di euro. Il governatore ha riferito di aver incontrato il mondo della cooperazione ricevendo indicazioni precise sul modo di indirizzare queste risorse: «Altri 6 milioni finanzieranno il settore agricolo e 1 milione permetterà di informatizzare le procedure di FBK. Si tratta in tutto di 44 milioni di euro che, ha spiegato il presidente, permetteranno di intervenire su capitoli molto specifici. Altri 17 milioni che, ha ricordato, si aggiungeranno a quelli di provenienza statale, saranno trasferiti all’azienda sanitaria per l’acquisto di attrezzature e ristrutturazioni. Su questo capitolo, la Provincia chiederà la delega per l’utilizzo delle risorse anche nella fase tecnica della progettazione e dell’appalto la cui gestione è oggi centralistica: «Anche in questo caso saranno l’assessorato competente e l’Apss a decidere l’utilizzo puntuale delle risorse. Ancora: 12 milioni di euro andranno all’Agenzia del lavoro e altri 10 alle politiche abitative di Itea per ristrutturare o assicurare la manutenzione degli immobili mettendo così un maggior numero di case a disposizione. E 10 milioni di euro costituiranno una riserva per i fabbisogni dei Comuni».

Ugo Rossi, capogruppo del Patt ed ex governatore: «Erano 353 milioni. sono diventati 217. Di questi ne distribuisce 72 per “opere pubbliche”, il resto a spizzichi e bocconi a tutti quanti. E con l’aggravante che sono risorse sul 2020 e siamo a ottobre. Quindi finiranno quasi tutti nell’avanzo di amministrazione perché impossibile spenderli in meno di tre mesi e quindi serviranno per fare l’ennesimo annuncio di soldi a tutti». Ma si è chiusa comunque una pagina di tensioni politiche. G.T.













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