«Figli di coppie gay, Andreatta abbia coraggio e li registri»
TRENTO. «Al sindaco Andreatta chiediamo di avere, stavolta, l'intuizione e il coraggio per capire che la sua responsabilità non è di aspettare, ma di spendersi attivamente per tutelare i diritti...
«Ne va - replica Arcigay - della stessa dignità del ruolo che ricopre: non un mero notaio, ma un capo politico che promuove in ogni sede la dignità e i diritti dei propri cittadini e delle proprie cittadine. Lavarsene pilatescamente le mani demandando ad altri la decisione non ha senso in una cultura che promuove il senso di responsabilità e la partecipazione».
«Anche noi - conclude Arcigay - ci auguriamo che il parlamento si occupi presto di questi temi. Considerando però le recenti dichiarazioni di alcuni ministri, ci pare molto difficile che la tutela dei diritti delle famiglie omogenitoriali e dei loro figli e figlie trovi posto nell'agenda del governo. Per questo riteniamo che un segnale forte debba arrivare proprio dai livelli dell'amministrazione più vicini alle persone».