Famiglia, scuola, solidarietà: il Pd attacca Fugatti

trento. Dalla "flat tax" all'addizionale Irpef, passando per il bonus bebè e i tagli alla cooperazione internazionale: dal Pd, alla vigilia della settimana in cui approda in aula l’assestamento di...


Lorenzo Di Domenico


trento. Dalla "flat tax" all'addizionale Irpef, passando per il bonus bebè e i tagli alla cooperazione internazionale: dal Pd, alla vigilia della settimana in cui approda in aula l’assestamento di bilancio, arriva un attacco su tutta la linea nei confronti dell'amministrazione provinciale leghista. I Dem ieri sono scesi in piazza Pasi con un gazebo, dove il capogruppo Giorgio Tonini che ha annunciato la presentazione, da parte del Pd e di altre minoranze, di diverse migliaia di emendamenti per mostrare il proprio dissenso sulla manovra e chiedere un confronto alla giunta. Un confronto che si concentra in particolare su tre punti: le politiche per la famiglia, la scuola e la cooperazione internazionale.

Per quanto riguarda le politiche per la famiglia, al di là della rivendicazione della paternità di Renzi del cosiddetto "bonus bebè", è stato sottolineato che non sarà questo ad aumentare la natalità nella nostra regione: «Nessuno decide di fare un figlio perché ha questi 100 euro al mese per tre anni, questi 100 euro sono una buona cosa per chi ha già dei bambini -ha spiegato Tonini- le statistiche di tutta Europa dicono che i paesi dove nascono più bambini sono quelli in cui c'è una più forte occupazione femminile ed è così anche da noi». La proposta del Pd è proprio di lavorare su questo dato, aiutando anche le famiglie in cui le donne lavorano a conciliare lavoro e famiglia.

In merito alla scuola, invece, l'accusa nei confronti dell'amministrazione provinciale è quella di star improvvisando riforme nel settore scolastico, con cambiamenti definiti "abborracciati", come quelli su sovrintendente e lingue straniere, che secondo i dem sarebbero da analizzare meglio e con più calma.

«Sul tema della cooperazione internazionale -ha commentato infine Tonini- c'è un accecamento ideologico da parte della Giunta. Stiamo parlando di sette o otto milioni all'anno su un bilancio di cinque miliardi, uno 0,25% che rappresenta un dovere, quello di aiutare le popolazioni più sfortunate della nostra, ma anche un interesse del Trentino». Come esempio in questo ambito è stato portato il voto dell'Uganda nei confronti del Trentino per l'assegnazione delle Olimpiadi del 2026, derivato anche da una conoscenza radicata di cooperazione con lo stato africano.

Sulla cooperazione ieri duro botta e risposta tra il consigliere Pd Luca Zeni e la capogruppo della Lega Mara Dalzocchio. Zeni ha definito «di una volgarità culturale preoccupante e grave» le parole di Fugatti («Dai tagli alla cooperazione soldi alle famiglie trentine»): «Il gioco è il solito, contrappongo ai trentini un nemico, sempre lo straniero, che ci ruba i soldi. 5 milioni su 4,5 miliardi di bilancio. Una retorica che inquina le coscienze». Gli risponde Dalzocchio: «Toni di inaudita violenza. Non c’è nessuna contrapposizione tra trentini e stranieri. C’è la volontà di dare la precedenza a chi a questa provincia ha dato tanto, oltre a viverci da anni». Tra gli altri argomenti affrontati ieri al gazebo, dove sono intervenute anche la segretaria del Pd Lucia Maestri e la presidente Filomena Chilà, la perdita da parte della giunta dei fondi governativi per affrontare i danni di “Vaia” e la cancellazione dell’agevolazione sull'addizionale Irpef: «Il caffè lo offre il Pd», lo slogan di risposta a Fugatti che aveva dichiarato come i 150-200 euro di sconto all’anno equivalessero per le famiglie ad un caffè al giorno.















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