Mori. Ok dalla Sovrintendenza ai beni architettonici, le vecchie turbine produrranno energia

Ex Alumetal, torna la centrale

Il nuovo progetto di recupero: un centro per il terziario avanzato


Daniele Tonelli


  MORI. La "ex Montecatini" diverrà un centro per il terziario avanzato, che funzionerà anche grazie all'energia della centrale idroelettrica. Questo è previsto nel progetto di recupero dell'area. Sul comparto avverrà la demolizione di alcuni fabbricati obsoleti, mentre il fulcro centrale - la centrale elettrica - verrà infatti recuperato in parte per essere reso funzionale alla produzione di energia. A fine dicembre il progetto definitivo di restauro e recupero conservativo, curato da Trentino Sviluppo, ha ottenuto il nulla osta dalla Sopraintendenza per i beni architettonici, essendo la ex centrale idroelettrica, un edificio tutelato. Insieme all'assessore di edilizia privata e pianificazione urbanistica Giampietro De Santi, vediamo come si evolverà la "ex Montecatini": «In un periodo di recessione come questo, che ancora ci troviamo ad affrontare, l'iniziativa di uno sviluppo urbanistico in funzione economico-produttiva, risulta strategica e potenziale foriera di un'economia di alto profilo occupazionale per la nostra comunità. Nell'area si insedierà il terziario avanzato e alcuni produttori di tecnologia di alta qualità. Le attività che andranno ad occupare l'area potranno utilizzare anche parte dell'energia prodotta dalla centrale, questo perché le turbine saranno recuperate e rafforzate. Inoltre c'è la volontà di fare sinergia con alcune scuole di alta preparazione tecnica; stage, tirocini e corsi post-laurea. Questo sbocco è stato fortemente voluto sia dalla Provincia che da Trentino Sviluppo». Un risanamento conservativo della centrale ed i cui spazi interni saranno organizzati in modo tale da svolgere anche una funzione divulgativa e di esposizione. «Il visitatori potranno passare vicino alle turbine in azione, poste in verticale; ci sarò un passaggio pedonale didattico. L'area sarà molto aperta verso l'esterno, con spazi per renderla vivibile. Si potrà utilizzare anche come luogo per manifestazioni culturali o artistiche (vedi centrale di Fies a Dro). Adesso serve una variante puntuale sull'area "ex Montecatini", una modifica al piano regolatore generale. I due piani attuativi distinti sull'intero comparto sono rappresentati da un piano attuativo ai fini generali per l'ambito produttivo "ex Montecatini" che si estende su circa 109 mila metri quadrati, ed un piano attuativo corrispondente al "Dosso Gorga" di proprietà privata, che si estende per circa 23 mila metri quadrati. La modifica al Prg renderà le due proprietà indipendenti». La strada che scende verso il futuro compendio produttivo, verrà potenziata, così come il ponte, il tutto a cura di Trentino Sviluppo. Adiacente alla strada provinciale della destra Adige è prevista una fascia a verde. «Sono in corso da parte dell'amministrazione gli approfondimenti normativi al fine di procedere con l'approvazione della proposta di variante al Prg. Secondo Trentino Sviluppo entro giugno; se lo augura e lo spera anche il nostro comune. Siamo soddisfatti perché era una sfida il recupero di un area dimessa così vasta, la successiva bonifica ambientale, e infine l'insediamento di attività che creino sviluppo. L'architetto Ruffo Wolf è riuscito a delineare un intervento compatibile con la conservazione del valore culturale della struttura, rafforzandone il carattere industriale». Nella futura area "ex Montecatini", moderne tecnologie e strutture storiche convivranno così in perfetta simbiosi.  

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