Doss Trento, rivive la memoria di Cesare Battisti / FOTO

Aperta la nuova esposizione permanente



TRENTO. La memoria, l'orgoglio, l'insegnamento che la storia garantisce al presente. Sono i segni della mostra permanente su Cesare Battisti all'omonimo mausoleo sul Doss Trento. Il precedente allestimento era stato smontato in occasione dei lavori relativi alla pavimentazione superiore all'Ipogeo, nel 2002, e non era più stato rimontato.

In collaborazione con il Servizio Cultura, turismo e politiche giovanili e con la Fondazione Museo storico del Trentino, è stata progettata la rappresentazione della vita di Battisti attraverso riproduzioni fotografiche e brevi testi descrittivi. Il nuovo allestimento prevede due pannelli all'entrata del mausoleo: uno con una descrizione sintetica della storia del monumento e uno della vita di Battisti. All'interno dell'ipogeo è stato invece realizzato un unico pannello per uno sviluppo di 520 cm, a correre lungo il muro cieco in pietra a sinistra dell'entrata.

Formazione, studi, impegno A Firenze, Battisti si avvicina al socialismo. Tra le numerose battaglie politiche, si ricorda quella per l'istituzione di un'università italiana in Austria. Il governo austriaco concede nel 1904 di attivare a Innsbruck dei corsi universitari in italiano. La decisione è però contrastata dalla parte studentesca tedesca nazionalista. Seguono incidenti e 136 italiani, fra i quali Alcide Degasperi e Battisti, furono arrestati. Nel 1899, a Firenze, sposa Ernesta Bittanti (1871-1957). Dal matrimonio nascono tre figli: Luigi (Gigino) nel 1901, Livia nel 1907 e Camillo nel 1910.

L'attività giornalistica L'attività giornalistica di Battisti è intensa: nel 1895 fonda il quindicinale L'Avvenire, seguito nel 1896 dal settimanale L'Avvenire del lavoratore. Nel 1898, con Giovanni Battista Trener, dà vita al bimestrale di studi Tridentum, nel 1900 al quotidiano socialista Il Popolo, nel 1903 al periodico Vita Trentina e nel 1909 a Il Trentino che ride. Soprattutto Il Popolo, fondato e condotto con la moglie Ernesta, è luogo privilegiato per le battaglie politiche. Battisti nel 1902 è eletto consigliere comunale, nel 1911 deputato al Parlamento di Vienna e nel 1914 alla Dieta di Innsbruck.

La guerra, la condanna Il 28 luglio 1914 l'imperatore Francesco Giuseppe dichiara guerra alla Serbia dando il via alla prima guerra mondiale. Il 24 maggio 1915 l'Italia entra in guerra contro l'Austria. Battisti, fedele ai suoi ideali, già nell'agosto 1914 passa in Italia e partecipa alla campagna interventista. Nel 1915 si arruola volontario negli alpini nelle fila dell'Esercito italiano. Il 10 luglio 1916 viene catturato a seguito dell'attacco austriaco al Monte Corno, in Vallarsa, vicino a Rovereto. A Trento è processato per alto tradimento e condannato a morte per capestro. La sentenza viene eseguita il 12 luglio 1916 nella Fossa del Castello del Buonconsiglio.













Scuola & Ricerca

In primo piano