Degasperi chiede chiarezza sugli incarichi a Bonamico
Il caso ad Arco. Interrogazione del consigliere provinciale di “Onda Civica Trentina” sul comandante dei vigili del fuoco. La sua replica: «Amareggiato per come sono rappresentati i fatti, in un modo che non corrisponde alla realtà»
Arco. Il tema deontologico all’interno della federazione e dei corpi dei vigili del fuoco volontari del Trentino sta molto a cuore al gruppo consiliare “Onda Civica Trentino”. Stavolta, sposta l’attenzione nell’Alto Garda e più precisamente all’interno della caserma dei vigili del fuoco volontari di Arco. In particolare, sulla figura del suo comandante, l’ingegner Stefano Bonamico, riconfermato alla carica dall’assemblea dello scorso agosto, fondatore e socio dello studio di servizi Bonamico & Farina Snc. Nell’interrogazione numero 2.800, inviata il 24 novembre scorso al presidente Walter Kaswalder, il consigliere Filippo Degasperi chiede di avere ragguagli «su una serie di incarichi diretti ricevuti dallo Studio Bonamico e Farina da enti riconducibili al Comune di Arco – scrive Degasperi -, dopo le elezioni comunali e soprattutto dopo la nomina di uno dei titolari dello studio a comandante del corpo dei vigili del fuoco volontari di Arco, quali verifiche intende porre in essere la Provincia e se simili vicende sono da ritenersi rispettose delle prescrizioni del codice deotologico».
Ovviamente il comandante Stefano Bonamico la pensa in maniera diametralmente opposta. E come potete leggere in questo resoconto, replica punto su punto alle accuse del consigliere Degasperi.
Nella sua missiva, il consigliere Degasperi racconta la scesa in politica di Bonamico nel 2014, nelle fila del Pd. «Dopo la vittoria del suo partito, Bonamico diventa comandante dei vigili del fuoco e inizia ad ottenere una serie di incarichi a enti e istituzioni riconducibili o vicine al Comune di Arco», dichiara Degasperi. Il quale punta l’attenzione su 30 fatture emesse dallo studio Bonamico & Farina Snc in un arco temporale che va dall’anno 2015 all’anno 2020. «Gli appaltatori sono la Fondazione comunità di Arco, Gestel – gestione entrate locali, l’Azienda municipalizzata di Arco (Amsa), Alto Garda Parcheggi e Mobilità - scrive -. Il totale delle fatture ammonta a 63.782,80 euro, come si ricava dal sito Sicopat». «È legittima la commistione fra fornitori dello studio Bonamico & Farina e il fornitori scelti in via diretta per il corpo dei vigili del fuoco di Arco?», chiede Degasperi.
Altra vicenda sulla quale il consigliere Degasperi chiede di fare chiarezza è quella sui servizi svolti dai vigili del fuoco di Arco nel comune di Cavallino Treponti, in provincia di Venezia. «Nel 2017 e nel 2019 - scrive – i volontari di Arco, con gran dispiego di mezzi, risultano aver prestato servizio a supporto della manifestazione “Beach on the fire”. Stando alla documentazione disponibile, da parte degli organizzatori non risulterebbe essere stato pagato alcun servizio se non il vitto e l’alloggio dei volontari in servizio. (…) Dalla sezione “amministrazione trasparente” del Comune di Cavallino Treponti scopriamo che, casualmente – illustra ancora il consigliere di “Onda Civica” - lo studio Bonamico e Farina ha ricevuto l’affidamento senza gara per “Corsi di formazione e addestramento per i volontari del Servizio di protezione civile, somma liquidata 2.800 euro».
La risposta di Bonamico
«Sono molto dispiaciuto e amareggiato per come siano stati rappresentati i fatti, soprattutto perché la modalità con cui vengono descritti - replica Bonamico -, che evoca un velo di mistero che insinua il dubbio in chi legge della presenza di irregolarità, tende a rappresentare i fatti in un modo che non corrisponde alla realtà che caratterizza l’operato delle attività che dirigo insieme alle persone che collaborano con me. Sia nella mia attività professionale che nel Corpo tipicamente non assumo solo decisioni in autonomia, ma le stesso sono oggetto di valutazione e assunzione da parte degli appropriati organi deputati. Le procedure di assegnazioni degli incarichi sono pubbliche, le informazioni sono disponibili nei siti web, pertanto non vi sono misteri nascosti».
«Sulla mia rapidissima esperienza politica del 2014 - ribatte ancora Bonamico - è stata una bella esperienza ma che si è chiusa con l’apertura degli esiti. Dopo ho chiuso con ogni partecipazione a incontri, comitati o riunioni e quindi rimando al mittente con forza ogni riferimento a questa esperienza».
«Per quanto riguarda lo studio posso dire che l’attività che svolgiamo avviene prevalentemente in Trentino-Alto Adige e Veneto e che la dimensione del volume d’affari rende ridicolo il tentativo di “volermi utilizzare” per scopi diversi da quelli indicati nel documento – replica ancora Bonamico -. Se si leggono con attenzione i dati riportati, riconducibili ad una quota dello 2,8% del fatturato degli ultimi 5 anni, questa considerazione appare ancora più evidente, considerando anche il fatto che nell’importo indicato sono state incluse anche attività che nulla hanno a che vedere con aziende che hanno sede nel Comune di Arco».
«Se invece lo scopo è quello di sostenere che chi ricopre ruoli apicali in associazioni di volontariato, ricordo senza alcun compenso o altre forme di rimborso, non ha il diritto di svolgere attività imprenditoriale e può avere clienti nella zona dove opera, in pieno spregio del diritto alla libera iniziativa economica, lascio ad altri il compito di decidere in tal senso – commenta ancora Bonamico -. Evidenzio però che, in tal caso, sarebbe necessario rivedere interamente l’assetto del volontariato così come lo conosciamo».
«Le nostre attività di consulenza - ribatte ancora Bonamico - avvengono prevalentemente a beneficio di aziende del settore privato. L’azienda presenta un trend di crescita consolidata, non grazie a contratti pubblici, che rappresentano una percentuale con incidenza irrisoria sul volume d’affari, ma grazie all’impegno, alla professionalità e alla dedizione dei soci e di tutti i nostri collaboratori».
«Il grado di Comandante non viene assegnato dal Sindaco, ma dalla votazione del Corpo e dai suoi aventi diritto di voto – replica Bonamico -. Nel mio caso, l’elezione del 2015 prima e la recentissima rielezione di agosto 2020 sono avvenute con una larghissima maggioranza, quasi all’unanimità. Dedico giornalmente e gratuitamente alla mia Città una quota elevata del mio tempo, sottraendolo spesso alla mia vita privata e professionale, per correre in soccorso a persone che hanno necessità oppure per rappresentare il Corpo in riunioni importanti, tutto senza mai chiedere un euro di rimborso o altro, anzi, se devo essere sincero lo studio, come tante altre attività del territorio, è sempre stato un donatore anche prima della mia elezione. Per essere puntuale, da inizio anno sono intervenuto su 117 interventi di soccorso per un totale di 304 ore gratuite, oltre a queste vanno sommate le ore dedicate per riunioni, per la gestione del Corpo e dei suoi vigili e per supportare nella gestione della terribile Pandemia che sta mettendo in ginocchio l’intera popolazione».
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